«Una deroga? Nessuna questione di deroga per i due mandati già svolti, visto che la disponibilità a candidarmi mi è stata chiesta direttamente da Pietro Grasso e Roberto Speranza. Semplicemente ho accettato la loro proposta». Paolo Fontanelli conferma la sua candidatura da parte di Liberi e Uguali nei collegi del Senato che riguardano Pisa sia nell’uninominale che come capolista nel proporzionale (lo stesso vale per Nicola Fratoianni alla Camera). «Ritengo la richiesta rivoltami da Grasso e Speranza – continua l’ex sindaco – un attestato di stima, peraltro senza che siano giunte obiezioni dagli altri territori del collegio. E questo credo che voglia significare una larga convergenza sul mio nome». «Mi attende una sfida difficile, ma non impossibile prosegue Fontanelli -. I collegi di Pisa, sia per il Senato che per la Camera, in partenza non sono considerati eleggibili. Per il Senato il collegio di Firenze è dato in vantaggio, ma non con una grande distanza. Se LeU riesce a prendere nel conteggio complessivo il 12-13% scatta il secondo seggio, quello che mi chiama in causa. Penso che lavorando bene sia un risultato che si possa raggiungere. In questo modo sarebbe eletto un pisano in una posizione importante come quella del Senato». Una frase quest’ultima che potrebbe essere una sorta di manifesto della candidatura di Fontanelli, il quale ammette che gli sarebbe piaciuto proseguire come deputato: «Mi spiace un po’ non avere questa opportunità, dopo un lavoro positivo da questore della Camera che ha portato a risultati di rilievo nei cinque anni della legislatura, a cominciare, alla voce spese, da un risparmio per lo Stato di 370 milioni euro».
Ora gli obiettivi cambiano, con l’impegno di campagna elettorale da portare avanti in un collegio esteso territorialmente come quello della Toscana sud. «Il primo elemento – ribadisce – è riuscire ad eleggere un rappresentante del territorio. Il secondo è contribuire al progetto di LeU, quello della costruzione di un soggetto politico di sinistra che ha nel lavoro e nell’uguaglianza i suoi capisaldi». Aggiunge: «L’orizzonte in cui ci muoviamo è quello di un centrosinistra di governo in qualche modo rinnovato rispetto a quello attuale, a cominciare dal livello nazionale. Un’esigenza dimostrata dal sempre più elevato livello di astensione a sinistra che ha portato a sconfitte elettorali come nei casi di Massa e Pistoia. La crisi economica ha allargato la forbice dell’ingiustizia locale e del rancore. Occorre lavorare sul fronte dei giovani e dei livelli occupazionali per contrastare un malessere che rischia di alimentare le spinte estremiste».
Il messaggio al Pd è chiaro e netto, al di là di quelli che saranno, eventualmente, i tentativi di trovare un accordo in vista delle elezioni amministrative a Pisa. Fontanelli conosce molto bene la realtà della costa, ma ora dovrà spostare la sua attenzione anche alle zone più interne del collegio in cui è candidato: «La costa toscana ha un deficit di carattere infrastrutturale e potenzialità finora non espresse. Temi centrali della campagna elettorale in questa zona saranno quelli dell’Università e della ricerca, con Pisa inevitabile punto di riferimento. Insieme a Fratoianni stiamo pensando ad organizzare un’iniziativa da tenersi sul territorio alla presenza di Grasso».
Intervista di Francesco Loi, Il Tirreno
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