L’incontro alla Leopolda pisana, promosso da me e Maria Grazia Gatti per rendere conto della nostra scelta di uscire dal PD, ha visto una notevole partecipazione. Superiore alle aspettative. Sicuramente tra i presenti c’erano posizioni diverse, tra le quali anche quelle di chi ancora ritiene che la via più giusta sia quella di fare la battaglia politica all’interno del Partito Democratico. Ma erano presenti anche molti compagni che negli ultimi anni si erano allontanati dal PD e ora manifestano un interesse per per le possibili novità. Questo è un buon segno, perché penso che uno dei principali obbiettivi dell’idea di dar vita ad un nuovo soggetto della sinistra sia proprio quello di recuperare alla politica e al voto tante persone che credono nella democrazia partecipativa. E su questo piano bisogna insistere, proponendo in primo luogo occasioni di discussione sui problemi anziché attardarci sui temi politici, di schieramento o di tattica, che poco interessano alla maggioranza dei cittadini. Tuttavia dovremo affrontare anche il tema organizzativo, una volta avviata concretamente la fase costitutiva del nuovo movimento. Ciò che è certamente necessario è superare ogni ipotesi di ritorno al passato, non c’è da ripristinare la vecchia ditta ma da farne una nuova. Inizieremo a programmare il lavoro con questo spirito.
Il primo appuntamento è quello di venerdì 10 marzo per discutere del disegno di legge sul testamento biologico. La commissione affari sociali ha varato il testo unico che arriverà in Aula il 13 marzo. Lo allego per conoscenza e per sollecitare la partecipazione al confronto del prossimo venerdì. Si tratta di una questione importante, una scelta di civiltà, eccezionalmente osteggiata in Italia da troppo tempo e in Parlamento non mancheranno di certo le resistenze. Per questo bisogna parlarne e cercare di promuovere un movimento di opinione che spinga nella direzione di una normativa adeguata e di una decisione in tempi rapidi.
Nessun Commento