«Questa legge elettorale è stata voluta da Renzi per fare l’accordo con Berlusconi e Salvini un attimo dopo il voto di domenica»! Così il candidato al Senato per Liberi e Uguali Paolo Fontanelli ai microfoni di Punto Radio. «È’ una legge che favorisce inciuci e trasformismi, punta all’ingovernabilità: proprio ieri sera su La7 Verdini ha detto che vuole un nuovo Patto del Nazareno e che per questo voterà Renzi alla Camera e Berlusconi al Senato, mentre è già pronto Maroni per un eventuale Governo con Pd, Forza Italia,Lega, Bonino e la lista Insieme di Prodi».
Fontanelli non risparmia poi attacchi su un fisco ingiusto e male distribuito: «La Flax tax è una presa di giro, serve solo a fare pagare meno tasse alle grandi ricchezze, quelle poche che macinano miliardi su miliardi di euro grazie alla finanza e alle grandi rendite. Si pensa che se i super ricchi pagano di meno forse si possono dare le briciole alle fasce sociali più in difficoltà, che ora sono molto estese, finanche alla classe media. Ma non è così: solo con un tasse progressive, che puntino a recuperare introiti dalle grandi ricchezze, si può garantire una sanità pubblica efficiente, nuove opportunità di lavoro e investimenti nella ricerca e nell’istruzione. Aiutiamo piuttosto l’impresa che produce e non chi si arricchisce su transazioni di borsa o speculazioni commerciali».
Non mancano poi alcune frecciate su questi ultimi anni: «Pensiamo che le politiche Pd siano state fallimentari, hanno aperto la strada alle destre. Noi vogliamo riportare il Pd e il centrosinistra dalla parte della lotta alle disuguaglianze, degli investimenti pubblici per il lavoro e per migliorare la sanità pubblica. Oggi 9 contratti su 10 sono precari in base a dati Inps, circa 10 milioni di cittadini rinunciano a curarsi perché non arrivano a fine mese e questo non è accettabile: la sanità universale è una conquista di civiltà che dobbiamo difendere ogni giorno. Lo dico perché Liberi e Uguali vuole che la sinistra riprenda forza con i suoi valori, i suoi obbiettivi e si ragioni, piuttosto che urlare, per dare politiche di svolta al Paese. Scuola, università, ricerca, c’è bisogno di tornare a investire in questi settori».
Il riferimento sulle elezioni politiche di domenica non tarda a indirizzarsi sull’importante appuntamento delle amministrative pisane: «Su questi punti Liberi e Uguali ha dettato le nostre priorità programmatiche, sulle quali vogliamo batterci con grande determinazione, nel Parlamento e nel Paese, per poi dare vita ad un soggetto della sinistra unitario che sia in grado di rimettere in moto una ricostruzione di un centrosinistra fondato su contenuti realmente ispirati ad una politica di giustizia, eguaglianza ed equità. Ed avere una sinistra più forte serve anche alla nostra città, per gli appuntamenti che abbiamo davanti, per creare le condizioni per impedire che a Pisa possa affermarsi una maggioranza di centrodestra».
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