Una domenica pomeriggio utilizzata per mettere in ordine un po’ di cose, recuperare documenti, scrivere qualche appunto, in vista di alcuni impegni dei prossimi giorni. Martedì partecipo ad un seminario dell’Istituto di diritto, politica e sviluppo della Scuola Sant’Anna sul tema dell’organizzazione parlamentare, per un bilancio sulla XVII legislatura. Giovedì c’è l’incontro conclusivo di Pensieri e Persone Per Pisa. Lunedì 23 un dibattito con Peppe Provenzano sul futuro della sinistra. E casualmente proprio lo stesso giorno a Firenze verrà presentato un libro con le testimonianze di diverse persone sulla sinistra italiana in vista del trentesimo della svolta della Bolognina. Il titolo è significativo, soprattutto dopo il 4 marzo: “Eravamo tanti amati”. Oltre al libro c’è anche un video documentario. Vedremo se è possibile fare una presentazione anche a Pisa. Trovate in allegato tutti i materiali di presentazione delle iniziative.
Sulla situazione politica e in particolare sul progetto di Liberi e Uguali, che dopo il voto è finito in un cuneo d’ombra pericoloso, l’assemblea degli iscritti di ArticoloUNO-Mdp di Pisa ha approvato un documento che richiama il gruppo dirigente nazionale alla necessità di scuotersi dal torpore e di dare segnali rapidi e chiari di ripresa dell’iniziativa. Certo la sconfitta è stata pesante e per recuperare è necessario scavare di più sulle ragioni che l’hanno prodotta, e per rimettere in campo una proposta credibile ci vuole tempo, ma le motivazioni economiche e sociali che stanno alla base degli obiettivi della sinistra sono più attuali che mai. Ancora in questi giorni sono usciti nuovi studi che confermano l’aumento delle diseguaglianze e della povertà, che diventa sempre più nociva e insopportabile perché blocca del tutto ogni fattore di mobilità sociale. E quindi uccide la speranza in una vita migliore. Se non per pochi. Persino i centri studi del sistema di potere e finanziario dominante esprimono preoccupazione, perché il divario sociale crescente può penalizzare lo sviluppo e sul piano politico alimenta i “populismi”.
Tuttavia tra la preoccupazione e i comportamenti resta una enorme frattura. Una “contraddizione”, si sarebbe detto tempo fa. Basta pensare alle politiche sulla svalutazione del lavoro proposte dalla Confindustria e seguite dai Governi di questi anni, con al fondo l’idea che la competizione economica di gioca tutta sul costo del lavoro. E proprio questa settimana la Bce ha reso pubblici gli indici del costo del lavoro in Europa e l’Italia risulta ben al di sotto della media europea. Quindi la domanda che dovrebbero porsi in tanti è perché il nostro Paese con salari bassi e precarizzazione strutturale del mercato del lavoro, non riesce a tenere il passo degli altri Paesi. Sta qui il principale fallimento delle politiche economiche seguite dalle classi dirigenti italiane, spalleggiate da una politica troppo spesso subalterna e priva di autonomia. Per questo c’è bisogno di una sinistra che sappia cogliere e interpretare la domanda di cambiamento con una proposta innovativa e autonoma. Ne discuteremo prossimamente.
Intanto chiudo manifestando profonda tristezza per la notizia della scomparsa di Vittorio Taviani. Per i film suoi e di suo fratello Paolo ho avuto sempre un debole. Li ho sentiti come vicinanza e guida sui valori di libertà, di giustizia e di antifascismo, verso i quali ispirarsi. Profondamente legati a San Miniato e alla zona in cui sono cresciuto anni fa. I fratelli Taviani erano, con i loro lavori, punto di riferimento di più generazioni. È come perdere un amico. Ma soprattutto è una perdita per il cinema e la cultura italiana.
Nessun Commento