Fanno finta di non capire oppure proprio non capiscono. Il che, nel secondo caso, sarebbe assai più grave. La Giunta comunale di Pisa ha risposto con un comunicato alla critica avanzata da Articolo Uno-Mdp sull’inopportunità di far apparire i vigili urbani come sostenitori di cause politiche o di manifestazioni di alcune associazioni di categoria. Lo ha fatto sostenendo che la critica equivale ad un atto “intimidatorio” verso i vigili e i dipendenti comunali, stravolgendo totalmente il significato della posizione di ArticoloUno. In realtà chiunque legga quella posizione di ArticoloUno vede come la critica sia alla politica e non ai vigili urbani, che nel caso specifico sono stati coinvolti in modo del tutto improprio dai politici. Anzi quella posizione è volta soprattutto alla tutela del ruolo tecnico dei vigili, così come di ogni dipendente pubblico, che non deve essere confuso e mescolato con quello della politica. Infatti, come si leggeva sui giornali e si vedeva nelle foto che mettevano tutti insieme, il caso in questione non era un sopralluogo dell’amministrazione o una sua iniziativa, ma la partecipazione ad una manifestazione promossa da una associazione di categoria. Io, in dieci anni di guida del Comune, non mi sono mai sognato di confondere i ruoli e le funzioni: è giusto che la struttura e i dipendenti partecipino alle iniziative del Comune, invece devono mantenere una posizione di autonomia e di indipendenza verso quelle promosse dalla politica o dalle forze sociali, rispondendo esclusivamente alle leggi e alle direttive dell’amministrazione.
Colpisce che adesso siano esponenti di associazioni private a dettare i termini della “collaborazione” con l’Amministrazione comunale. Credo che il Sindaco Conti farebbe bene a chiarire presto, in avvio della sua esperienza amministrativa, le modalità di rapporto fra la struttura del Comune e le diverse articolazioni politiche e sociali della città. A lui e alla Giunta spettano queste funzioni e non dovrebbero essere delegate ad altri.
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