Pisa, martedì 6 febbraio 2018 – «La discussione scatenata dall’atto terroristico di Macerata ha molti profili preoccupanti non solo per l’arroganza e la volgarità di Salvini e per chi lo utilizza in termini elettorali, come ha fatto Berlusconi. È grave anche la posizione di M5S secondo cui, di fronte ad eventi come quello, la politica dovrebbe tacere. E ancora più grave è il “tam tam” di solidarietà, razzista e nazista, che ha preso piede sul web nei confronti di quel criminale». È partita da qui la riflessione di Paolo Fontanelli, candidato al senato per Liberi e Uguali, ieri sera, lunedi 5 febbraio alla Leopolda di Pisa, che ha ospitato la presentazione di tutti i candidati di LeU nel collegio pisano. Per evidenziare anche la contraddizione di chi «ci chiede di unirci con il Pd, proprio per evitare la vittoria delle destre, una riflessione che è frutto di miopia: se, la destra ha ripreso forza, infatti, è perché le politiche fatte dai governi negli ultimi non hanno dato le risposte attese. Rabbia, paura e rancore sono la conseguenza dell’aumento delle disuguaglianze, l’assenza di prospettive per i giovani e di politiche incapaci di dare risposta a questo malessere.Per questo – ha concluso Fontanelli – nel Paese c’è bisogno di una sinistra capace di rappresentare quel malessere che oggi prende la strada dell’astensione». L’esempio è quanto accaduto alle amministrative di Pistoia, «una città da sempre di sinistra e in cui noi e Pd eravamo uniti: hanno votato 40mila persone e abbiamo perso. Sei mesi prima, al referendum, erano andati alle urne 52mila elettori e stravinse il “no”. Dodici mila persone sono rimaste a casa e sono quasi tutte di sinistra. Se non si recuperano quelle persone, la destra non la sconfiggeremo mai. E per farlo occorre una sinistra forte».
«Sono contento, orgoglioso ed emozionato di essere candidato nella mia città» ha detto , invece, Nicola Fratoianni, segretario di Si e candidato alla Camera di Leu, pisano e che all’ombra della Torre ha mosso i primi passi nella politica. «Liberi e uguali – ha sottolineato – è la vera novità politica di questa campagna elettorale, un progetto politico che si propone di costruire in questo Paese una sinistra plurale e larga, capace di cambiare i rapporti di forza politici». Che metta al centro «la cura del territorio: se avessimo investito in manutenzione, sull’edilizia antisismica e la pulizia dei canali, l’impatto di certi fenomeni naturali e incidenti, sarebbe stato minore». Durissimo l’affondo sull’immigrazione: «La Lega di Matteo Salvini è una forza razzista e dobbiamo dirlo con forza. E sono indegne le parole di Di Maio che, di fronte all’atto terroristico di Macerata, chiede ai partiti il silenzio: davanti a fatti del genere, bisogna alzare la voce, altroché silenzio. Dobbiamo dirlo anche il sindaco di Macerata del Pd che non vuole manifestazioni in città. La verità è che la destra vince perché invece di fare la guerra alla povertà, l’hanno fatta ai poveri. Basti pensare ai Daspo urbani di Minniti».
«Dobbiamo stare anche con chi non ha più fiducia nella politica perché probabilmente, sono quelli che più hanno subito le scelte politiche degli ultimi anni» sottolinea, invece, Claudio Riccio, 33 anni, web e communication strategist pugliese, candidato alla Camera. Mentre Monica Bellandi, livornese, anch’essa candidata deputata, ha sottolineato come «chi solletica gli istinti delle persone,non ha fiducia nella ragione». E Giulio Cesare Ricci, produttore discografico e candidato alla Camera, ha chiuso con una previsione: «Ci sarà un governo di centro-destra e un’opposizione di destra e di ultra-destra. Per assicurare la democrazia, dunque, c’è bisogno di più sinistra e quindi di Leu».
Nessun Commento