Pisa, mercoledi 21 febbraio 2018 – «Nel 2018 forse è arrivato davvero di affidare ai parchi pure il ruolo di agenti di promozione del territorio ampliandone le responsabilità anche con riferimento allo sviluppo delle comunità che si trovano nei loro territori: al riguardo quello pisano, in gran parte situato all’interno nel Parco di Migliarino-San Rossore Massacciuccoli, ha tutti i requisiti per coltivare quest’ambizione». Firmato Rossella Muroni, fino a poche settimane fa presidente nazionale di Legambiente e oggi coordinatrice della campagna elettorale di Liberi e Uguali che ieri sera, mercoledi 21 febbraio, al Teatro del Popolo di Migliarino (Vecchiano), ha illustrato gli assi portanti del programma elettorale della forza politica guidata da Pietro Grasso, insieme ai candidati al Senato e alla Camera, rispettivamente, Paolo Fontanelli e Nicola Fratoianni. A partire, ovviamente, dai temi e dalle priorità ambientali. Come appunto il ruolo dei parchi naturali quali volani dello sviluppo delle comunità locali: “Non si tratta di ridurre i vincoli in materia di conservazione dell’ambiente e di biodiversità – ha puntualizzato – ma di aggiungere a questi compiti, anche un ruolo di maggiore responsabilità quale agente di sviluppo e fattore che caratterizza l’identità del territorio. Penso, ad esempio, a quel che è accaduto in Liguria con il Parco delle Cinque Terre, la quarta meta turistica più gettonata d’Italia dopo Roma, Venezia e Firenze”.
Il tema, però, è anche e soprattutto di carattere generale: “Il nostro Paese – ha detto la Muroni- ha bisogno di un grande piano di adattamento al mutamento climatico collegato ad un piano energetico nazionale”. Al riguardo la coordinatrice della campagna elettorale di Leu non ha dubbi: “Per Leu va costruito scommettendo sul energie rinnovabili sostenibili e con il consenso del territorio. C’è bisogno di libertà ambientale e democrazia energetica – ha ribadito – per far sì che i cittadini possano essere anche produttori di energia e non solo consumatori: se con il mio pannello energetico produco energia oltre mio fabbisogno, devo poterla vendere. In questo modo si possono davvero scardinare i monopoli e gli oligopoli energetici”. L’attenzione all’ambiente, infatti, è soprattutto opportunità di sviluppo e di lavoro: “Cina e India lo hanno capito e stanno investendo tantissimo sulla mobilità elettrica, un settore che in in Italia è del tutto marginale: noi abbiamo deciso di non produrre mezzi elettrici”. Ecco perché è necessario anche immaginare “una fiscalità ambientale: chi inquina deve pagare di più, chi promuove la formazione dei lavoratori e realizza prodotti e brevetti che riducono l’impatto ambientale devono pagare di meno”.
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