Ieri l’altro, sabato 10 novembre, si è tenuta a Pisa l’assemblea provinciale promossa dagli autoconvocati di Liberi e Uguali. La sala era piena come agli inizi della esperienza di LeU. L’obbiettivo era quello di dare una smossa alla situazione di stallo che si è determinata nel processo di costruzione del nuovo partito della sinistra, contrariamente a quanto promesso il 4 di marzo e poi il 26 di maggio nell’assemblea nazionale. Una situazione di stallo generata dalle incertezze e dalle ambiguità dei gruppi dirigenti nazionali di Sinistra Italiana e di ArticoloUno-Mdp. Per questo credo sia positiva la spinta dal basso che si va sviluppando con molte iniziative autoconvocate che avrà un punto di aggregazione nazionale il 24 di novembre, con il proposito di far ripartire il processo o comunque di produrre un chiarimento politico con il coinvolgimento della base. È sempre più evidente, di fronte alla avanzata delle forze di destra, nazionalpopuliste, in Italia e in Europa, il bisogno di un soggetto politico in grado di rilanciare su basi nuove i valori della sinistra. Del resto il voto del 4 marzo ci ha dato le dimensioni della caduta di credibilità della sinistra sia nella versione riformista che in quella antagonista. Anche il progetto di LeU ne ha risentito, non riuscendo ad affermarsi, nei tempi brevi di una campagna elettorale, come una proposta di discontinuità e di novità nella realtà politica italiana. Tuttavia le ragioni della costruzione di un nuovo partito della sinistra non sono scomparse con un risultato elettorale molto al di sotto delle attese e per questo avevamo detto che il 4 marzo era un punto di partenza e non di arrivo. La mia opinione è che bisogna provarci fino in fondo. Questo è il motivo per cui ho apprezzato e condiviso l’iniziativa autoconvocata ed ho votato il documento presentato e approvato all’assemblea.
Il fine settimana pisano è stato caratterizzato soprattutto dal Pisa Book Festival. Tanti libri, tanti espositori e tanti incontri. Un appuntamento molto qualificante per la città. Io ho seguito alcuni eventi nel pomeriggio di venerdì. Tra questi, in particolare, la presentazione del libro intitolato “Malaspina”, un romanzo collettivo edito da MdS scritto da otto detenuti del carcere Don Bosco nel contesto del costo di scrittura attivato nella casa circondariale da quattro anni, coordinato da Antonia Casini e Michele Bulzomì. Si tratta del terzo volume nato da quel progetto, dopo “Favolare” e “Gabbie”. Di questa iniziativa, per il suo valore culturale e sociale, penso tutto il bene possibile.
Poi ho seguito altri incontri, ho guardato libri e fatto un po’ di acquisti. Tra questi, per prepararmi agli appuntamenti di questa fase politica, ho preso un libro che porta come sottotitolo “Manuale per vivere nella sconfitta”. In realtà si tratta di un libro sul grande cantautore Leonard Cohen scritto da Silvia Albertazzi, ed per questo che l’ho acquistato. La sua musica e i suoi testi ti entrano dentro. Però quel sottotitolo un po’ stuzzica.
Infine come non commentare le notizie sulla cronaca locale degli impegni disattesi del Governo, e in particolare degli esponenti della Lega, sulla vicenda dell’incendio che ha devastato il Monte Pisano. Di fronte alla catastrofe sono arrivati di corsa a promettere risorse e interventi per aiutare le famiglie e le attività pesantemente colpite dall’incendio e per la difesa del territorio boschivo gravemente ferito è messo a grave rischio per il futuro. Ma dopo la propaganda niente! Le risposte sono diventate fumo. Fano bene i Sindaci di Calci, Vicopisano, Vecchiano e San Giuliano Terme a protestare e chiedere coerenza con gli impegni presi. In proposito sono state presentate diverse interrogazioni parlamentari. Per LeU l’hanno firmata Nicola Fratoianni e il capogruppo Federico Fornaro. Mi auguro che il Governo e la maggioranza legastellata ci ripensino e vengano incontro alle esigenze di sicurezza, in primo luogo idrogeologica e ambientale, del Monte Pisano e del nostro territorio.
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