Mi sono proposto di scrivere una nota di riflessione sul ciclo di incontri “Pensieri e Persone Per Pisa”, avendo seguito tutti gli appuntamenti di novembre e dicembre. La ragione è quella di tentare non una sintesi, che si prospetta difficile proprio per l’articolazione e la ricchezza dei contributi, ma una sorta di rilancio sul senso di partecipazione civica che l’iniziativa sta rappresentando. Poiché da lunedì 8 riparte la programmazione di gennaio mi sembra utile richiamare l’attenzione. Si riparte con un incontro estremamente interessante, che prevede gli interventi di personalità significative molto diverse fra loro per professione e esperienza, età e formazione culturale. Dal fisico protagonista della scoperta del bosone di Higgs Guido Tonelli al cantautore Tommaso Novi, uno dei due dei “Gatti Mezzi”, al professore filosofo Alfonso Maurizio Iacono e alla giornalista Antonia Casini, impegnata nel progetto di scrittura con i detenuti del carcere Don Bosco. Ma è un proposito che rimando di qualche giorno per privilegiare l’invito a partecipare all’iniziativa di stasera promossa da “Liberi e Uguali” con l’intervento di Rossella Muroni, ambientalista di sinistra scelta da Pietro Grasso per la direzione del comitato elettorale nazionale.
Tra le notizie di ieri mi ha colpito un suo intervento su Huffingtonpost.it in merito alle polemiche sull’obbligo oneroso all’uso dei sacchetti alimentari biologici. Sui giornali della mattina, in particolare quelli di destra, si è cercato di montare un caso a partire dalla affermazione che si tratta di un balzello pensato per favorire una amica di Renzi. In realtà si tratta dell’attuazione di una direttiva europea volta a superare l’uso dei sacchetti di plastica, nocivi e inquinanti. Rossella Muroni è intervenuta contestando nettamente quel tentativo, sostenuto sull’uso del sospetto antirenziano, spiegando bene invece il senso positivo del provvedimento e disvelando a strumentalità di quella polemica, ma nello stesso tempo ha evidenziato con chiarezza le colpe del Governo e in particolare del Ministero dell’Ambiente per l’assenza totale d’iniziativa e di comunicazione sul problema, a dimostrazione di una seria mancanza di sensibilità e di cultura in difesa dell’ambiente. E soprattutto con questo intervento la Muroni ha indicato che la strada maestra è quella di ragionare e di confrontarsi sui problemi senza pregiudizi di carattere politico e senza faziosità di schieramento. Comunque l’intervento merita la lettura. Al pari di quello di Mattia Feltri su La Stampa, sempre sullo stesso argomento, che trovate in allegato.
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