La discussione e le votazioni sul testamento biologico sono andate avanti fino a ieri sera. Un po’ lentamente a causa dell’azione di disturbo del centrodestra, ma riprenderanno dopo Pasqua e si spera di arrivare al voto finale entro la fine del mese. Intanto oggi è stato approvato il decreto legge sui voucher con l’obiettivo di evitare il referendum. Durante le dichiarazioni di voto si è tenuta la riunione dell’Ufficio di Presidenza che ha discusso anche la proposta del Collegio dei Questori sul bilancio consultivo del 2016 e sulla variazione per l’anno in corso. I risultati sul piano del risparmio sono importanti e ci consentono di restituire al bilancio dello Stato 80 milioni. Per saperne di più lo speech del Collegio dei Questori e le slide illustrative.
Quanto alla situazione politica c’è da osservare lo stato confusionale con cui si muove il PD. In primo luogo sulla legge elettorale. La percezione più concreta che si ha nelle relazioni parlamentari è quella che in realtà l’obiettivo di Renzi sia quello di andare a votare prima possibile con le norme elettorali attuali, quelle uscite dalla Consulta dopo la bocciatura del ballottaggio, armonizzate al minimo con il Senato. Infatti da giorni si ipotizza la possibilità di un “incidente” che comprometta il cammino del Governo Gentiloni e si racconta di una riunione del gruppo PD con il Ministro Padoan particolarmente critica e insofferente verso l’impostazione della manovra di bilancio.
E ieri un “incidente” è avvenuto. Il caso è stato quello della sconfitta nel voto segreto del candidato del PD per la Presidenza della Commissione Affari Costituzionali del Senato. Una posizione certamente importante nel quadro del confronto sulla legge elettorale, che forse richiedeva un raffronto e un’intesa ampia mentre il PD si è mosso con una certa propensione all’autosufficienza. L’esito è stato quello, evidentemente, di un numero consistente di defezioni nel voto segreto da parte di senatori della maggioranza, tra i quali sicuramente alcuni del PD. Almeno due, come soglia minima. Sono i numeri a dimostrarlo in modo inequivocabile: i senatori di maggioranza sono 17 di cui 13 del PD più 2 di Alfano e 2 di Articolo 1-MDP. Pagliari, candidato di Renzi, ha raccolto 11 voti. Ne mancano sei. Dunque c’è un problema innanzitutto in casa PD, e forse più grosso di quello che appare visto che i senatori di AP e MDP sostengono di aver votato Pagliari. Qualcuno teorizza che si tratta di un “incidente” cercato e voluto. Io non lo so, spero di no, ma sicuramente una cosa di questo genere si spiega anche con una reazione ad una forzatura e ad un metodo arrogante. E’ incredibile che ci sia chi nel PD, come Parrini, ignori volutamente la realtà pur di attaccare Articolo UNO. Siamo alla pratica della mistificazione.
La giornata politica di ieri ci ha portato anche l’intervista di Matteo Renzi a Panorama, annunciata con molta enfasi. Il titolo è un grande “IO rinascerò” (del resto siamo a Pasqua). Però colpisce la logica conseguenza con quella affermazione di poche settimane fa che diceva “è il tempo di passare dall’io al noi”. Non c’è male. La coerenza e la fermezza delle sue intenzioni, si potrebbe dire, fa una certa impressione. Tra l’altro nelle agenzie di lancio dell’intervista veniva messa in risalto l’affermazione che nel caso di una sconfitta nelle primarie avrebbe lasciato definitivamente la politica. Ma dopo solo pochi minuti si è affrettato a smentire e a dire che non mollerà mai. Pare che qualcuno gli abbia fatto notare che una simile affermazione avrebbe potuto sollecitare quelle pulsioni già viste il 4 dicembre. Quelle cioè che se in campo vi è la possibilità di “cacciarlo” in molti si potrebbero presentare ai gazebo. Anche questi sono gli effetti di una visione super valutativa e un po’ manichea del ruolo dei media. A volte il troppo protagonismo può generare effetti contrari a quelli voluti. Forse è proprio ciò che pensano i consulenti che sconsigliano un eccesso di presenze in tv, al contrario di quanto avvenne in occasione del referendum costituzionale. Ma non è facile tenere a bada l’ego, quando questo è sconfinato.
Tuttavia queste giornate sono segnate dall’orrore per i bombardamenti e l’uso delle armi chimiche in Siria. Le immagini dei bambini uccisi e feriti sono terribili. Come gruppo Articolo Uno -MDP abbiamo chiesto al Governo di prendere posizioni forti e di venire a riferire in Parlamento. In proposito abbiamo sottoscritto una mozione.
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