Mentre alla Camera, in quinta commissione, accade di tutto sulla legge di bilancio, nel senso di un assalto alla diligenza sulla base di emendamenti finalizzati alle mance elettorali, oggi siamo stati alla cerimonia degli auguri al Quirinale. Gli interventi del Presidente del Senato e del Capo dello Stato si sono limitati alle affermazioni di rito, richiamando i problemi del Paese e i migliori auspici per il futuro. Mattarella ha aggiunto che le prossime scadenze elettorali e il relativo confronto non devono compromettere le opportunità di ripresa che sono in corso. Ha evidentemente rinviato un ragionamento più compiuto a dopo l’approvazione definitiva della legge di bilancio.
Ma tornando al merito della manovra di bilancio, per quanto riguarda il giudizio della sinistra parlamentare, siamo di fronte a scelte sbagliate e, in alcuni casi, inaccettabili. Mi riferisco al problema della stabilizzazione dei precari della ricerca. Siamo ben lontani alle tante promesse che esponenti del PD e del Governo hanno fatto ai ricercatori del CNR. Non c’è nessuna corrispondenza fra le parole spese e le cose fatte. Sia nel senso di dare una risposta a persone che da anni, tanti anni, aspettano una soluzione per il loro futuro e nel frattempo hanno lavorato affinché il CNR potesse vivere anche contando sulle risorse economiche prodotte dalle loro ricerche. E poi nel senso che mentre tutti gli esponenti della politica e dell’economia sostengono che una delle condizioni di fondo per rendere competitiva l’Italia è quella di puntare di più su ricerca e innovazione, alla prova dei fatti non si riesce ad alzare di niente il livello di spesa per la ricerca, che resta nel rapporto con il Pil uno dei più bassi d’Europa. Spero che questa riflessione sia oggetto di attenta valutazione anche quando si tratta di giudicare le proposte elettorali dei diversi partiti.
E a proposito di elezioni è iniziato il cammino operativo di “Liberi e Uguali”. Dopo l’assemblea nazionale del 3 dicembre e la presentazione del simbolo da parte di Pietro Grasso si stanno mettendo su gli strumenti necessari per impostare e sostenere il progetto e la campagna elettorale. Io ho accettato l’impegno a fare il tesoriere su richiesta di Grasso e dei leader delle tre componenti politiche (Speranza, Fratoianni e Civati) che hanno avviato il progetto per un soggetto unitario della sinistra. Stamani, sempre su proposta di Grasso, è stata nominata responsabile del comitato elettorale nazionale di “Liberi e Uguali” Rossella Muroni, fino a ieri Presidente di Legambiente. Una bella scelta, una donna intelligente e creativa, con una lunga e solida esperienza ambientalista e una cultura di sinistra. Un segno chiaro di novità e di rinnovamento. Finalmente si parte, anche se siamo in ritardo e i tempi molto stretti. C’è tanto da fare ma è fondamentale il contributo politico, di partecipazione e di sostegno concreto, anche finanziario, di tutti coloro che vogliono ritrovare una casa e un progetto di sinistra, con l’obbiettivo di contrastare la destra, il populismo e un centrismo moderato del tutto subalterno al potere economico e finanziario del Paese.
Infine un momento di cordoglio e di ricordo per la scomparsa di Augusto Gottini e Altero Matteoli. Due persone che ho conosciuto in periodi e circostanze molto diverse ma la notizia mi colpisce. Gottini è stato Sindaco di Montopoli negli anni in cui ero consigliere comunale a S.Croce e seguivo da vicino i problemi della zona del cuoio. L’agire dei Sindaci in quella fase e in quella situazione, con la ricchezza che esprimevano nel confronto sui temi territoriali, fu un indubbio contributo formativo per noi, più giovani, impegnati nel PCI. Tra l’altro Augusto portava con sé una forte sensibilità sui temi della scuola e della formazione. Per quanto riguarda Altero Matteoli, uomo di destra, salito ai massimi livelli della politica con Fini e poi ministro con Berlusconi, i miei rapporti, non tantissimi, si sono svolti sul piano delle relazioni istituzionali, soprattutto nel mio ruolo di Sindaco di Pisa e di Presidente dell’Anci toscana. Ne ho sempre apprezzato la correttezza e il rispetto per le funzioni istituzionali che esprimeva a prescindere dalle opposte posizioni politiche, assai lontane e incompatibili sul piano delle idee. La morte improvvisa e tragica che ha trovato con l’incidente di ieri mi ha lasciato un forte senso di dispiacere.
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