«La sanità pubblica e universale è una conquista di civiltà che dobbiamo difendere ogni giorno: nei prossimi 5 anni 45mila medici andranno in pensione, è indispensabile sostituirli tutti con energie giovani e qualificate», esordisce così Roberto Speranza all’incontro organizzato da Liberi e Uguali all’Arci di Pisanova insieme al candidato al Senato Paolo Fontanelli. Ha introdotto l’incontro Simonetta Ghezzani di LeU.
Speranza ha affrontato i molti temi che animano la campagna elettorale e ha messo in luce le difficoltà che sta affrontando il Paese evidenziando le proposte di Liberi e Uguali. «In Italia il 49% dei medici ha più di 55 anni, mentre in altri paese Ue solo il 14% superano quella soglia – prosegue – e qui subentra anche una questione che riguarda anche l’investimento in università e ricerca». Un tema questo che si inserisce a pieno nella questione del lavoro. «Negli ultimi anni in particolare il lavoro è stato svilito, molti sono i lavoratori ai quali è stata tolta la dignità e come si può pensare di uscire dalla crisi umiliando chi lavora, chi ogni giorno vede messi in discussione i suoi diritti? Liberi e Uguali chiede con forza che siano gli investimenti pubblici a rimettere in moto l’economia, che sia lo Stato ad essere punto di riferimento innovatore per un rilancio delle politiche del lavoro. E per questo pensiamo che si debba ripartire dall’abolizione dell’articolo 18, è inutile spendere 30 miliardi di euro in bonus per raccattare un misero consenso e zero risultati per risollevarci dalla crisi».
Un tema che si è ricollegato allo spostamento verso il centro del Pd e della coalizione che lo sostiene, «è ovvio che se vuoi portare avanti politiche che penalizzano il lavoro e i lavoratori ti serve avere nel Pd persone come Casini in Parlamento e questo lo dico perché molte persone di sinistra, che hanno bisogno di una nuova casa, sono rimaste tradite da queste scelte ed è questo che vogliamo fare: ridare una casa politica agli italiani, che rappresenti e accolga la loro richiesta di un partito della sinistra forte, unita e autonoma». «Gli altri partiti ci propongono degli eroi che risolvono tutto con la bacchetta magica come i vari Salvini, Berlusconi, Renzi e Grillo, ma noi non abbiamo bisogno di eroi: abbiamo piuttosto bisogno di persone normali, serie, perbene, che lavorano dalla mattina alla sera per la comunità».
Gli fa eco Paolo Fontanelli: «Oggi oltre 10 milioni di persone non si curano perché non se lo possono permettere e questo è inaccettabile – afferma il candidato al Senato –. Serve un cambio di direzione, di una svolta per un cambiamento che solo Liberi e Uguali può dare seriamente. Perché quando i giovani non riescono ad avere un lavoro stabile, una prospettiva di vita, hanno terrore del loro futuro, perché diseguaglianze e ingiustizie la fanno da padrona, serve un cambiamento. Quando un lavoratore perde il suo posto di lavoro a 50 anni e vede nero davanti a se, per la sua famiglia, allora serve un voto chiaro di svolta».
Dopo l’iniziativa Fontanelli e Speranza si sono recati dai lavoratori Tmm in presidio davanti all’azienda a Pontedera dove hanno ascoltato le istanze dei lavoratori in presidio permanente. «La situazione della Tmm è uno specchio della crisi e di come il lavoro e i lavoratori sono trattati, sosteniamo la loro lotta e chiediamo che si arrivi ad una soluzione che può essere trovata. Ci siamo già attivati in questi mesi e di sicuro non abbandoneremo queste persone che lottano per il loro lavoro, le loro famiglie e la loro dignità»
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