Innanzitutto voglio esprimere solidarietà e vicinanza a Pierdomenico Perata, rettore uscente della Scuola Superiore Sant’Anna, per le intimidazioni inaccettabili alla sua persona e all’attività di ricerca della Scuola in generale. Non è la prima volta che assistiamo a scritte minacciose sul tema della ricerca, ma preoccupa che ciò si ripeta in un clima già pesante sul piano dell’intolleranza e della coltivazione della paura e dell’odio come quello che stiamo vivendo.
Ogni occasione diventa motivo per alimentare polemiche e contrapposizioni eccessive, soprattutto da parte della destra leghista, con l’intento di proporre al centro dell’attenzione pubblica il tema dell’ordine pubblico e della caccia alle persone più disagiate ed emarginate. E a volte eccedono fino a prendersi un effetto boomerang. È quello che è successo sulla vicenda di Canapisa. Hanno strillato tanto, chiamato alla mobilitazione, detto che “i tempi sono cambiati” e ora comandano loro, e poi sono arrivati alla stessa determinazione che negli anni passati ha visto una trattativa fra la Prefettura, la Questura e i manifestanti per concordare un percorso meno impattante per la città. Anche Salvini ha dovuto ammettere che è possibile operare solo per “la riduzione del danno”. Cioè quello che è stato fatto gli scorsi anni. La battuta che viene in mente a proposito di Salvini, proprio guardando lo scarto fra le dichiarazioni e i fatti, è quella famosa: “tutto chiacchiere e distintivo”. Pensiamo al caso clamoroso dell’impegno, sbandierato in campagna elettorale, a cacciare dall’Italia i 600mila immigrati irregolari e clandestini (la famosa invasione). Ora non solo la cifra viene molto ridimensionata, ma i rimpatri che fa il suo Ministero sono molti meno di quelli che facevano i ministri precedenti. Forse è perché tutta quella emergenza di cui si parlava sull’immigrazione è più nella percezione che nei fatti. Nei fatti probabilmente ci sono le condizioni di vita e di sfruttamento a cui sono sottoposti migliaia di immigrati che lavorano nell’agricoltura controllata dai poteri criminali. Ma di questa emergenza purtroppo non si parla affatto. Comunque con quella battuta (tutto chiacchiere e distintivo) non intendo sminuire i fattori preoccupanti e pericolosi del Salvini estremista di destra, che probabilmente prenderà tanti voti alle europee, ma credo che come ogni demagogia anche la sua è destinata a sgonfiarsi. Tutto sta nella disponibilità reale degli italiani ad accettare l’idea di una società a libertà e democrazia più limitate rispetto ad oggi. Non credo sia così facile. Però questo non esime la sinistra dalle proprie responsabilità, che sono quelle di indicare una alternativa credibile e riconoscibile.
Sicuramente il banco di prova più importante è quello delle condizioni materiali di vita dei cittadini, ovvero sull’economia, il lavoro, i redditi. Per questo è interessante l’appuntamento di martedì 7 maggio allo Spazio Incontri Alex Langer e invito tutti a partecipare. Inoltre voglio segnalare anche l’iniziativa in ricordo di Franco Serantini, con la presentazione della riedizione del libro “Il sovversivo” di Corrado Stajano, sempre martedì alle 18, al cinema nuovo in piazza della stazione, e la conferenza internazionale sul pensiero di Karl Marx promossa dall’Università di Pisa dal titolo”Marx 201. Ripensare l’alternativa”. Si svolgerà dall’8 al 10 maggio presso il Polo didattico Carmignani, con un programma molto interessante che trovate sul sito dell’Università.
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