Leggendo il Corriere ho dovuto constatare che ieri, mentre scrivevo il post “salvate il segretario Renzi”in cui auspicavo un intervento in suo aiuto dei suoi più vicini sostenitori, in realtà ciò stava già avvenendo. Almeno è quanto di può desumere dalle affermazioni dai contenuti e dai toni molto diversi da quelli da lui usati nei giorni scorsi. Non solo ha smussato molto la pretesa di mettere al primo posto le elezioni anticipate da fare al massimo entro giugno e ha manifestato la disponibilità a prendere in considerazione le richieste della minoranza, ha fatto un po’ di autocritica e, soprattutto, ha ammesso che il voto del 4 dicembre ha aperto una nuova fase politica. È indubitabile che si tratti, seppure per adesso solo nelle intenzioni, di parole e propositi diversi dal passato recente. Basta pensare al discorso di Rimini e all’autosufficienza del partito del 40%. Evidentemente, come scrive qualche giornale, ieri si sono fatti sentire un po’ di amici della maggioranza del PD (Franceschini, Orlando, altri ?) preoccupati dello stato incerto e confusionale in cui si trova la politica del partito, e i consigli hanno prodotto qualche effetto. Vedremo se nei prossimi giorni le novità si consolideranno.
Intanto assistiamo sbalorditi all’incredibile spettacolo offerto dal M5S e da Virginia Raggi a Roma, dove va in scena, insieme, l’incapacità del governo locale e la lotta più oscura all’interno del movimento. Piano piano il momento della prova sta arrivando anche per loro.
Ma a proposito di fallimenti la Camera ha approvato una nuova disciplina in materia di crisi di impresa e di insolvenza. Le vecchie norme del 1942 vengono definitivamente superate e si entra nella logica della “procedura di liquidazione giudiziale”. Si tratta di una normativa che vuole aiutare le imprese in difficoltà prima di arrivare alla fase finale di default e salvaguardare il più possibile i lavoratori e i creditori. Chi vuole può leggere i contenuti nello spazio documenti di questo sito.
2 Commenti
E’ invece indubitabile che Renzi è un personaggio inaffidabile e opportunista, e persino psicologicamente instabile, non in grado di dirigere un partito serio; l’unica cosa seria che dovrebbe fare è andarsene, come hanno fatto sempre i leader sconfitti a causa della lora linea sbagliata e perdente; poi si ricomincia a ragionare. Altrimenti se ne andranno gli altri, me compresa. Quale credibilità può avere un politico che cambia idea in questo modo e tre giorni fa sosteneva convintamente che avrebbe preso il 40%!!!??? il Pd è già ai minimi storici, attenzione: gli elettori stanno fuggendo e la strategia del ricompattamento è suicida
vedo che finalmente Gianni Cuperlo ha detto la cosa giusta, che io chiedo da giorni. Renzi si dimetta e subito un congresso ! Menomale, è l’ora di finirla con la melina se il Pd vuole recuperare uno straccio di credibilità e gli elettori in fuga