Ieri pomeriggio tanta gente al dibattito sui partiti e la riforma del sistema politico. In molti non sono riusciti a entrare. Certamente la coincidenza tra la presenza di Ferruccio De Bortoli e le polemiche del momento sulla vicenda Boschi ha sollecitato curiosità e partecipazione. E in effetti la situazione ha assunto anche qualche connotato paradossale, che la dice lunga sul modo attraverso cui viene rappresentato il dibattito pubblico. Nella sala una discussione seria, di livello, sul tema del rapporto fra la politica, i partiti e i cittadini, con al centro la questione della rappresentanza e del necessario recupero di credibilità del sistema politico, e subito fuori, prima e dopo il dibattito, le tv e i giornali che assediavano De Bortoli e Richetti per chiedere solo della Boschi o dei vitalizi. Ovviamente sul merito di quel confronto poco o niente è stato riportato. Invece, nel nostro piccolo di una iniziativa pisana, un contributo utile al confronto parlamentare sulla legge che riguarda i partiti, ora all’attenzione del Senato, è stato dato con l’intento di sollecitare un miglioramento sensibile e l’approvazione delle nuove disposizioni il più presto possibile. Tutta la discussione è stata registrata da Radio Radicale e spero sia trasmessa presto e messa in rete. Come logico, parlando dei partiti e del necessario recupero di fiducia tra i cittadini, nel dibattito sono emerse anche le connessioni con il tema della legge elettorale, al centro del confronto politico di queste ore. Pertanto ci torneremo molto presto. Tuttavia va sottolineato come sia dirimente il problema dei capilista bloccati, ovvero della necessità di superarli per restituire agli elettori là possibili di incidere sulla scelta degli eletti.
L’altra questione su cui dovremo riprendere una riflessione è sullo stato della sinistra in Europa. Dopo il crollo del Partito Socialista in Francia, anche in Germania i socialdemocratici perdono consensi. È sempre più evidente che il problema della sinistra europea non è quello di rimodulare sul piano tattico e di immagine la sua iniziativa, magari strizzando l’occhio a operazioni centriste come quella di Macron, ma si tratta invece di rimettere in campo un’analisi seria sugli effetti delle politiche economiche e sociali seguite negli ultimi 15/20 anni e prendere atto che la crescita enorme delle diseguaglianze deve essere affrontata con proposte più radicali sul piano della redistribuzione della ricchezza e del modello di sviluppo. Altrimenti la crisi e il disagio sociale continueranno ad alimentare il vento populista e antisistema.
Per quanto riguarda la politica locale stiamo lavorando per allargare la presenza e l’iniziativa di Articolo UNO sul nostro territorio. Dopo l’inaugurazione della sede a Pisa, che ha ricevuto anche una visita da parte della troupe di CARTABIANCA, è stata inaugurata anche la sede a Cascina con la presenza di un discreto numero di compagni. Per giovedì 18 maggio sono organizzate due iniziative con Pierluigi Bersani. La prima a Pisa, al circolo Alberone in San Giusto, alle 18.30 e la seconda a San Romano, nella zona del Cuoio, con la cena di autofinanziamento. Saranno due nuovi momenti di discussione sulla fase politica attuale utili per fare il punto sulla situazione. Mentre leggiamo di sondaggi, più o meno guidati, volti a presentare un basso peso elettorale di Articolo UNO-Mdp, forza politica ancora sconosciuta ai più, registriamo una notevole partecipazione alle iniziative del nostro Movimento in tutte le zone del Paese. Sintomo dell’esigenza di dare una risposta alla “domanda di sinistra” diffusa nella società italiana. Quella domanda che è frutto, in larga parte, della delusione per le scelte politiche del PD che hanno snaturato il suo progetto originario. E poiché le elezioni sono dietro l’angolo dobbiamo attrezzarci per raccogliere la sfida che quella “domanda di sinistra” ci chiede, con una visione e una disponibilità larga e inclusiva, sapendo che questa sfida dobbiamo portarla avanti con un forte spirito innovativo, capace di parlare anche alle generazioni più giovani.
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