A volte ti trovi in conversazioni impreviste, inattese, soprattutto se conosci gli interlocutori e conosci le posizioni che hanno sostenuto. Ovviamente mi riferisco alla politica. Ebbene ieri ho incontrato per strada due compagni che ho conosciuto nel PCI e poi nelle varie evoluzioni che hanno portato al PD. Con loro avevo discusso qualche anno fa, quando è arrivato Renzi, ed erano tra i più convinti sostenitori del fatto che “con lui la sinistra vince”. Cosa che mi avevano ribadito quando Renzi segretario fece cadere il veto che gli ex Margherita, lui compreso, avevano messo a Bersani sull’adesione al Partito Socialista Europeo. Era la dimostrazione “che è un uomo di sinistra”, dicevano. Ora, di fronte a ciò che ha detto alla Leopolda fiorentina, sposando il credo centrista di Macron e sbeffeggiando il Partito Socialista Francese, evidentemente si sono trovati a dover fare una riflessione sugli ultimi anni. Forse in parte l’avevano già fatta quando hanno deciso di votare per Zingaretti alle primarie. Però il Renzi delle ultime settimane ne ha fatte e ne ha dette davvero troppe, e allora è scattata una certa reazione e mi sono trovato ad ascoltare una invettiva a due voci sul Renzi che “ha realizzato il suo obbiettivo di distruggere la sinistra dall’interno e ora vuole farlo dall’esterno”. Il tono era alto, o meglio accalorato. Sembrava che ce l’avessero con me, come quando mi criticarono perché avevo detto che le cose non andavano, che il PD di Renzi ci allontanava dai nostri valori e dai nostri elettori e avevo scelto di prendere le distanze da quelle politiche uscendo dal partito. Ma ho accuratamente evitato di imbarcarmi in una discussione sulla ricerca delle colpe, ho salutato con grande affetto e li ho lasciati alle loro esternazioni. Così va la vita.
Meno male che lunedì sera alla riunione sull’Appello per una lista di sinistra alle prossime elezioni regionali del 2020 c’era molta gente. Anche a Lucca, Massa, Firenze, dove si sono tenute assemblee sul progetto, si è registrata una larga e interessata partecipazione. Sabato prossimo, 26 ottobre, si terrà la prima assemblea regionale alla casa del popolo SMS di Rifredi, a due passi dalla stazione. Il manifesto dell’iniziativa si intitola “Sinistra 2020” ed è aperta a tutti, concepita come la costruzione di un progetto dal basso, insieme alle forze politiche e alle associazioni che propongono un ciclo nuovo per il Governo della Toscana a partire dai temi del lavoro, dell’ambiente e dalla questione sociale. Non come una lista isolata o di testimonianza ma come l’impulso per costruire una coalizione democratica larga, in grado di contrastare e sconfiggere la destra guidata da Salvini. Per questo rivolgo un invito a partecipare a tutti coloro che sono interessati a questo progetto: sabato mattina dalle ore 10 a Rifredi.