Quello che sta per cominciare è un fine settimana che contiene alcuni passaggi di rilevante valore politico. Il primo sono le elezioni tedesche: le previsioni parlano di un nuovo successo della Merkel con la sola incertezza legata al tipo di alleanza post elettorale. Purtroppo dicono anche di una crescita della destra peggiore. Speriamo di no. Mentre a sinistra si fa fatica. Ma prima vediamo cosa succede e poi commentiamo. L’altro passaggio riguarda il M5S con le primarie sul web per la scelta del leader e la kermesse di Rimini. Non entro nel racconto di ciò che si legge e nei dettagli che mettono in evidenza molti punti oscuri di questo modo di procedere. Mi limito a dire che della “trasparenza” tanto invocata dai grillini quando attaccano gli altri, non ce n’è alcuna traccia. Siamo sul filo dell’imbroglio e comunque la realtà parla di un dominio oligarchico di Grillo e Casaleggio che è assai difficile definire democratico. Inoltre abbiamo letto che il Sindaco di Livorno Nogarin ha detto alcune pesanti bugie sulla vicenda dell’allarme sul rischio idraulico, cercando di scaricare la responsabilità sulla Regione. Adesso ammette che si “era scordato” della App a suo tempo fornita dalla Regione per allertare i cittadini della situazione di pericolo. Un comportamento incredibilmente disinvolto e irresponsabile. Livorno non lo merita.
Per quanto riguarda Pisa questa settimana è stata caratterizzata dalla visita del Dalai Lama e dalla cerimonia in cui l’Università gli ha conferito la Laurea Magistralis Honoris Causa, accompagnata dal convegno sulla scienza della mente. Penso che Pisa (Comune, Ateneo e scuole) si siano comportati molto bene, nonostante le ostili pressioni dirette e indirette della Cina. Penso che i contenuti del messaggio che il Dalai Lama porta nel mondo siano molto positivi e rafforzano la pace, la comprensione e la tolleranza fra i popoli. L’incontro in Piazza dei Cavalieri ha mandato un bel segnale a tutti, soprattutto ai tanti studenti che hanno partecipato. Sul piano della politica locale rammento il documento approvato dall’assemblea di Articolo UNO-Mdp,nella quale è stato nominato il coordinamento cittadino. Si inizia a lavorare concretamente per le prossime elezioni amministrative comunali.
A livello del dibattito politico nazionale e dell’attività parlamentare l’attenzione principale di queste ore è rivolta alla nuova proposta di legge elettorale frutto di un patto fra il PD, Forza Italia, la Lega e Alfano. A prima vista mi sembra un nuovo “papocchio”, pensato su misura per alcuni, che ha lo scopo primario di espropriare gli elettori della possibilità di scegliere i parlamentari. Facoltà che viene riservata ai capi partito. Comunque ne parleremo più diffusamente nei prossimi giorni, non appena si delinea in Parlamento una adeguata valutazione di merito. Intanto, nei commenti sui giornali, c’è chi interpreta questa proposta come voluta da Renzi e chi la definisce invece subita. Non saprei, però mi ha fatto venire in mente una divertente battuta di Leonardo Pieraccioni, attore e regista della comicità italiana, in una intervista di qualche giorno fa. Gli hanno chietsto “quanto è che non sente Renzi” e lui risponde così: “L’ho sentito una volta sola quando era Sindaco. Ora è diventato un collega, si è esibito su più palchi con risultati eccezionali. Noi in tre (Pieraccioni con Conti e Panariello) si regge due ore. Lui da solo fa tre giorni di Leopolda. L’ho sempre detto: Renzi ha una marcia in più ma non gli entra”.
Colgo inoltre l’occasione per ricordare la mozione che il gruppo parlamentare di Articolo UNO-Mdp ha presentato alla Camera sulle vicende dell’Università e della ricerca in ordine alle rivendicazioni dei docenti e dei ricercatori. Comunque su questi temi pensiamo di organizzare un confronto anche a Pisa.