Arriviamo alla vigilia della Pasqua in un clima politico sempre più propagandistico. Esasperatamente propagandistico. Tra poco si vota per le europee e vengono sparate balle a ripetizione. Soprattutto da Salvini e Di Maio, che governano insieme ma allo stesso tempo si punzecchiano per ragioni di visibilità elettorale. Il tutto avviene in un contesto economico e sociale sempre più preoccupante per il nostro Paese, alle prese con una pesante recessione economica accompagnata da una caduta di credibilità. I dati ci dicono che investimenti privati ristagnano, così come quelli pubblici. E, da che mondo è mondo, il lavoro e l’occupazione si creano con gli investimenti. In più cresce il debito pubblico italiano, si fanno promesse e non ci sono le entrate, allora il Ministro dell’economia dice che in questo modo sarà difficile impedire l’aumento dell’Iva. Fatto sta, che se avviene ciò che si propongono i nostri governanti attuali, il prossimo anno avremo i ricchi che pagano meno tasse con la “flat tax” e l’aumento dell’IVA che pagheranno (pagheremo) tutti, a cominciare dai più poveri. Eppure i sondaggi ci dicono che proprio dai ceti popolari, dalle fasce di reddito in maggiore difficoltà, arrivano i consensi in crescita verso la Lega di Salvini, trainati ovviamente dalle insicurezze e dai risentimenti prodotti dalla crisi. La considerazione che verrebbe da fare, se si lascia da parte il “politicamente corretto”, è quella di dire “beh, contenti loro…”. Ma non si può fare. E non solo perché siamo nel clima pasquale.
Dunque dobbiamo fare tutto il possibile per provare a cambiare questo clima politico e la scadenza elettorale del 26 maggio sarà un passaggio importante. Sia sul piano politico generale e sugli effetti che investono la prospettiva europea, e sia sul piano locale perché si vota per il rinnovo di molte amministrazioni locali e l’elezione dei Sindaci. Notando che diversi Sindaci uscenti, al primo mandato, si candidano alle elezioni europee con il proposito di lasciare la guida del proprio Comune dopo solo cinque anni, mi viene da fare una considerazione da ex Sindaco, che ha fatto due mandati e che se non c’era il limite probabilmente ne avrebbe fatti tre. Penso che se fai bene il “mestiere” del Sindaco, o meglio se davvero sei in sintonia con i tuoi cittadini e lavori per migliorare la qualità della vita della tua comunità, non ti viene voglia di lasciare, non molli dopo solo dopo un mandato. Per me si tratta di un Sindaco che fallisce: che si chiami Nogarin, o Pisapia, o Renzi, o Ceccardi, o altri.
Comunque martedì sera ho partecipato, insieme ad Alessandra Nardini, alla cena di presentazione della lista di centrosinistra per il Comune di Calci promossa dal Sindaco Massimiliano Ghimenti. Tante persone (circa 230) e un bel clima. Ciò fa ben sperare e per 6 maggio stiamo organizzando una iniziativa sul tema della cura dell’ambiente e della rivitalizzazione del monte pisano, dopo la devastazione del fuoco, con i due Sindaci di Calci e San Giuliano Terme e la deputata di LeU Rossella Muroni, ex presidente nazionale di Legambiente.
Leggo stamani tantissimi commenti di dispiacere e di cordoglio per la scomparsa del giornalista di Radio Radicale Massimo Bordin. Mi associo con molta partecipazione. La sua voce e le sue rassegne stampa quotidiane hanno occupato tantissime ore del mio tempo e della mia attenzione, così come quella di molti altri.
Comunque Buona Pasqua a tutti!