Invece per quanto riguarda le vicende politiche risaltano le notizie sulla situazione del Comune di Roma, con il Sindaco Virginia Raggi sempre più in difficoltà e una Giunta che sembra paralizzata dallo scontro interno ai Cinque Stelle, e la fase che si è aperta nel PD dopo la sconfitta referendaria. Su Roma il quadro appare assai complicato, quasi irrimediabile. La città è in profonda sofferenza e se non trova rimedi immediati, meglio andare a nuove elezioni il prima possibile, anche se un'altro commissariamento in così poco tempo aggraverebbe ancora il contesto. Ma quello che promette il M5S non è tanto meglio. Comunque per il movimento di Grillo emerge sempre di più la difficoltà e l'inconsistenza di un gruppo dirigente privo di cultura e di esperienza politica. Non si vive di sola propaganda, di rete e social. Sbaglia chi attribuisce la centralità della politica alla comunicazione. Lo abbiamo visto nel referendum. Il problema di fondo è sempre quello di far corrispondere i propositi politici con la realtà dei fatti. Non puoi proclamare una cosa, venderla come nel marketing, e poi fare il contrario. Non puoi dire che tutto va bene o è stato fatto bene quando, nel Paese, c'è un diffuso malessere sociale, che di fronte alle crescenti diseguaglianze genera rabbia e risentimento. Non puoi dire che sei diverso, che la tua formazione politica è diversa, quando pratichi – necessariamente – gli stessi metodi degli altri. Sono considerazioni che valgono sia per il PD che il M5S.