Sul piano della situazione politica la passata settimana è stata pessima. La maggioranza di governo ha litigato su tutto e, come si sta verificando da tempo, la coppia Di Maio-Renzi nella spasmodica ricerca di proprie visibilità personali non ha esitato a offrire a Salvini temi e motivi con cui “indicare” l’inadeguatezza di questo Governo a risolvere i problemi del Paese. In particolare Di Maio sembrava del tutto fuori controllo. Sabato è arrivato Beppe Grillo per cercare di dare una regolata al M5S che appare in serio stato confusionale e per riportare Di Maio ad un approccio politico meno contraddittorio. In sostanza pare che anche Grillo sia arrivato alla conclusione che se si vuole tenere in piedi il Governo e non fare un favore alla destra sia necessario dare una prospettiva politica alla coalizione di maggioranza. Al contrario la conflittualità quotidiana nel Governo porta acqua al mulino di Salvini e rende assai precaria la sua tenuta. Chissà se questo messaggio basterà a riportare un po’ di ragionevolezza nei Cinque stelle. Certo, chi avrebbe mai pensato di dover contare sull’intervento di Grillo per rimettere ordine nella maggioranza? È paradossale. Comunque speriamo che funzioni…
Però negli ultimi giorni si è manifestata sul piano politico una novità importante, è quella del “movimento delle sardine”. Dopo Bologna si sono riempite le piazze di Modena, Reggio Emilia, Palermo, Rimini, con la partecipazione di migliaia di giovani, e anche di anziani e bambini. E anche altre città si stanno preparando a dare un’accoglienza simile a Salvini, riempiendo le piazze per dire basta alla demagogia dell’odio portata avanti dalla Lega e dal suo “capitano”. Una mobilitazione del tutto irrealizzabile e inimmaginabile da parte delle forze organizzate della sinistra. È un fatto straordinariamente positivo, con un tasso altissimo di spontaneità, che va capito senza tentazioni di inquadramento in schemi di parte o in letture che rispondono a logiche superate. In quelle piazze ci sono tanti delusi della sinistra che hanno praticato l’astensione, tanti ex elettori del M5S, tanti elettori attuali della sinistra che sentono il bisogno di partecipare a qualcosa, ma soprattutto tanti giovani che pur sentendosi diffidenti e lontani dai partiti, avvertono il bisogno di dire no alla deriva regressiva e incivile proposta e alimentata da Salvini nella rete e nelle piazze. Ma si tratta di un no che contiene anche una domanda di rinnovamento della politica e dei suoi attori. Non so dire quale sbocco dovrebbe avere o avrà questo movimento, ma penso che ora come ora non esista sulla scena un soggetto politico in grado di rappresentare pienamente quella domanda. E questo, credo, il problema di fondo che si deve affrontare per rilanciare e rigenerare una sinistra fortemente ammaccata e in perdita di credibilità negli ultimi anni. Ne discutiamo da un po’ ma finora non è emersa una volontà concreta di cercare strade nuove. Anche dal PD guidato da Zingaretti, che annuncia svolte e rifondazione, poche sono le novità e molte le ambiguità. Basta guardare a come si sta muovendo per le prossime elezioni regionali in Toscana, con un approccio sostanzialmente continuista, espressione di una fase completamente diversa da quella attuale come era quella di cinque anni fa. In questo modo il rischio di aprire ancora di più la strada alla destra è reale e concreto.
Tuttavia novità come quella dei movimenti degli studenti per il riscaldamento climatico o delle Sardine pongono a tutte le persone e le forze che si sentono parte del mondo di sinistra e progressista il problema di confrontarsi, di farsi partecipi. E non solo con Facebook o Twitter ma rilanciando l’idea della partecipazione diretta. Una scadenza ravvicinata è quella di venerdì 29 novembre, giorno di mobilitazione del “Friday for future” con iniziative in molte città e anche a Pisa. Anche Spazio Alex Langer ha messo in cantiere un incontro dibattito sull’emergenza climatica insieme ai giovani di Volt e Legambiente. Parteciperanno studiosi delle nostre Università e la deputata Rossella Muroni, protagonista delle battaglie parlamentari sulle questioni ambientali. Speriamo di trovarci in tanti.