Partecipando ad una iniziativa cittadina del Pd, legata alla campagna nazionale “Salva l’Italia”, il deputato Paolo Fontanelli ha affrontato alcuni temi dell’attualità nazionale e cittadina. In primo luogo il parlamentare pisano ha denunciato “la contraddizione enorme fra le cose che il governo Berlusconi dice e quelle che fa. Basta guardare alla campagna propagandistica e strumentale sulla sicurezza –ha continuato-: prime dice che è una priorità, poi la piega alle esigenze processuali di Berlusconi e fa passare avanti il “lodo Alfano”; quindi, mentre parla di allarme sicurezza, approva una manovra economica che taglia le risorse ai Ministeri che dovrebbero attuare le nuove misure urgenti sulla sicurezza. Ora, di fronte alle proteste dell’opposizione e dei sindacati di polizia, probabilmente cercheranno di mettere una toppa. Ma quale credibilità ha un governo e una maggioranza che continua ad affrontare i problemi del Paese con gli occhiali della propaganda elettorale? E quanto durerà? –si è chiesto Fontanelli-. I problemi, come i fatti, hanno la testa dura e già si stanno presentando con una certa forza: crisi economica, perdita di valore reale dei salari e pensioni, caro-vita, incertezza sul futuro. Sono problemi che non si risolvono ma, anzi, si aggravano con i tagli alle spese sociali e sanitarie annunciati da Ministro Tremonti. Ora vediamo che anche molti amministratori del centro-destra, a cominciare da Formigoni, suonano l’allarme. Ma come pensa di rispondere il Presidente del Consiglio? Annunciando una cordata come ha fatto per Alitalia in campagna elettorale? Noi dobbiamo sapere –ha insistito il parlamentare pisano- che il tempo delle illusioni prima o poi finisce e il compito del Partito Democratico, è agire per accelerarne la fine. Per questo è necessario riuscire a parlare alla maggioranza dei cittadini, attraverso un progetto di cambiamento e di riforme. In questo senso non c’interessa seguire l’idea di un’opposizione demagogica e minoritaria come quella di Di Pietro. Ci dobbiamo, invece, impegnare in una campagna di massa, come quella lanciata da Veltroni, che metta al centro le condizioni di vita dei lavoratori e delle famiglie, e che sia sostenuta da proposte serie e credibili per rilanciare l’economia e il Paese”.
Fontanelli si è soffermato anche su alcune vicende pisane. “Mi auguro che i previsti cambiamenti ministeriali non creino intoppi all’iter del progetto caserme, fondamentale per il futuro della città, tanto quanto la realizzazione del polo ospedaliero di Cisanello: al riguardo presto incontrerò l’assessore Rossi. E’ un fatto preoccupante che alcune vicende giudiziarie si prolunghino oltremisura e diventino di fatto un motivo d’incertezza sull’attuazione di un progetto fondamentale per la città. Dobbiamo avere la massima fiducia nel lavoro delle istituzioni e della magistratura ma il fattore tempo incalza e si tratta di un fattore decisivo nella competitività fra territori”. L’ultimo affondo è stato per la sentenza del Consiglio di Stato sul porto di Marina di Pisa e per il Comitato di Boccadarno: “Non capisco la loro esultanza per una sentenza che conferma la legittimità della previsione. Loro chiedevano il contrario, ma il porto non è in discussione. Invece è curioso che si apprezzi proprio l’interdizione di una delle funzioni più aperte e “pubbliche” che sono nel progetto. Non capisco dove sta il valore ambientale nel cancellare una struttura turistico ricettiva per sostituirla con funzioni di residenzialità privata. Mi auguro che il Parco, d’intesa con il Comune, sappia trovare una soluzione in grado salvaguardare l’attrattività turistica dell’intervento perché di questa ha bisogno il nostro litorale”.