Ieri è stata presentata, finalmente, la lista unitaria “SINISTRA, CIVICA, ECOLOGISTA” per le elezioni regionali. E’ il risultato di un lavoro e di un confronto avviato mesi fa con l’appello di “2020 a Sinistra” che si è concretizzato nell’accordo con ArticoloUNO e Civica Toscana. Una lista che non nasce nella classica coalizione di centrosinistra che ha proposto la candidatura di Eugenio Giani ma che, a partire dall’obiettivo di arginare il rischio di una vittoria della destra leghista nella nostra Regione, ha stabilito il collegamento e il sostegno con Giani sulla base di una propria, autonoma, caratterizzazione programmatica. I contenuti di questa caratterizzazione sono stati illustrati insieme al simbolo nella conferenza stampa di presentazione, e hanno per titoli una serie di temi e priorità che propongono un profondo rinnovamento delle politiche regionali (ambiente e beni comuni; sanità e welfare; casa,diritti, politiche di genere e di integrazione; cultura, educazione permanente e ricerca; lavoro, giovani e sviluppo economico). Nei prossimi giorni si terranno le riunioni in ogni provincia per approfondire gli indirizzi programmatici e il loro legame con il territorio e per definire i criteri per la formazione delle liste dei candidati in ogni circoscrizione elettorale. A Pisa sarà per martedì 7 luglio alle ore 21.30 sulla terrazza della Leopolda, all’aperto e con le misure del distanziamento. Siete invitati a partecipare.
Le elezioni saranno il 20 e 21 settembre e i tempi per fare una campagna elettorale adeguata sono stretti, soprattutto per una proposta nuova che deve farsi conoscere. Tuttavia confidiamo molto sulla possibilità di intercettare una domanda di cambiamento che non trova risposta nei soggetti politici consolidati, e spesso porta all’astensione, e sulla bontà delle proposte e dei propositi programmatici che tracciano le linee di un diverso modello di sviluppo. Mentre vediamo che nelle prime uscite della campagna elettorale dei partiti nazionali prevalgono gli istinti demagogici e la ripetizione di parole d’ordine semplificatorie, inflazionate e assai vecchie, come quelle sulle grandi opere. E, ovviamente, per la destra leghista il primo problema resta quello di seminare odio e contrapposizione sul tema degli immigrati. Ma c’è poco da fare: il razzismo l’hanno nel sangue, così come l’intolleranza e la chiusura culturale. Per questo una vittoria della destra in Toscana sarebbe una sciagura, basta guardare alla vicenda della moschea a Pisa: con una “furbata” urbanistica hanno tentato di aggirare la Costituzione sulla tutela della libertà di culto senza un attimo di riflessione.
Ma anche molti candidati del PD hanno già avviato la loro campagna elettorale. “La loro”, in particolare dei Consiglieri uscenti, perché ormai prevale nettamente la personalizzazione sulla proposta collettiva. E si cominciano a vedere delle differenze, ma anche disinvolte proposizioni ripescate da progetti di una quindicina di anni fa e proposti come idee nuove. Due esempi: sul sistema aeroportuale toscano, da un lato nel PD c’è chi pone l’accento sulla centralità del Galilei e chi, invece, sostiene il programma di “Toscana Aeroporti” che subordina lo sviluppo e gli investimenti sullo scalo pisano, già previsti nel 2015, alla realizzazione della nuova pista a Firenze. Va detto che sulla posizione di sostanziale allineamento ai desiderata fiorentini c’è anche il centrodestra che dopo tanti strilli si è adeguato alla posizione assunta da Salvini a favore dello sviluppo di Peretola. L’altro esempio riguarda il tema del rapporto fra la stazione di Pisa e l’aeroporto. Il consigliere Antonio Mazzeo ha rispolverato un’idea vecchia presentandola come nuova e sua. Quella di far sì che l’ingresso in aeroporto cominci già alla stazione, sul binario dedicato e con il collegamento del PisaMover. E questa idea prevedeva allora che fosse proprio la Sat, titolare dell’aeroporto, a gestire il collegamento, mentre le ferrovie dovevano adattare la stazione e potenziare i treni per Firenze. Lo ricorda anche Filippeschi sul Tirreno, in un giusto ragionamento sull’esigenza di puntare sulla modernizzazione e velocizzazione della linea ferroviaria Pisa-Firenze. Però, che dire… fa bene Mazzeo a riprendere questa idea anche se non è sua, e avrebbe un merito particolare se riuscisse a inserirla come priorità nel programma di Giani e, soprattutto, in quello di “Toscana Aeroporti”.