Le ultime notizie sulla pandemia accrescono la preoccupazione per i prossimi giorni e i prossimi mesi. La possibile mutevolezza del virus pone nuovi interrogativi proprio quando il Governo ha annunciato i tempi e i modi per la vaccinazione. È comunque un dato certo che le misure di rigore e di prevenzione prese dal Governo e attuate nelle ultime settimane, nonostante gli ostacoli e le illusioni seminate dalle Regioni, hanno contenuto e in parte ridotto la diffusione della pandemia. Per questo bisogna proseguire nelle azioni che mettono al primo posto la precauzione. Certamente ci sono una serie di attività economiche e sociali che pagano un prezzo alto per le chiusure.
Bisogna esserne consapevoli e agire per andare incontro alle loro difficoltà, ma senza indebolire le difese sul piano della tutela della salute. Ma va detto che non aiuta in nessun modo il clima di confusione che caratterizza l’attuale fase politica, sia per la demagogica e distruttiva posizione delle opposizioni e sia per la continua pratica delle distinzioni, e talvolta dei ricatti, attuata da alcune forze della maggioranza. Un tatticismo di cui Renzi soprattutto, ma anche Di Maio, ne fanno la ragione della loro esistenza, fino a mettere in discussione la tenuta della coalizione procurando un vantaggio inaspettato alla destra. In tale contesto appare debole e incerta pure l’iniziativa del premier Conte, non in grado di dare finora un segnale forte e rassicurante sul percorso di uscita dalla crisi e sugli indirizzi di cambiamento nel modello di sviluppo. Eppure da diverse indagini d’opinione emerge, nonostante il contesto di profonda incertezza e di insicurezza che caratterizza questa fase, la crescita di una significativa richiesta di mettere in cima alle priorità, insieme alla salute, la questione della sostenibilità ambientale. Da questo punto di vista è indubbiamente necessario più coraggio da parte del Governo e l’occasione fornita dai fondi europei è decisiva e va gestita con tempestività e trasparenza.
Per quanto riguarda la Toscana, un momento interessante è stato la conferenza programmatica di sabato scorso promossa da Sinistra Civica Ecologista. Nella discussione sono state indicate e affrontate le principali priorità proposte dalla sinistra, a partire dalle politiche sanitarie e sociali, da quelle ambientali fortemente indirizzate alla transizione ecologica, a quelle connesse al diritto al lavoro e alla digitalizzazione nel sistema produttivo e dei servizi, fino al diritto all’istruzione, come punti cardinali di un progetto volto a combattere le diseguaglianze e migliorare la qualità della vita nella nostra regione. La conferenza ha messo in risalto, sia in termini di contenuti che di partecipazione, le rilevanti potenzialità che un’esperienza come quella di Sinistra Civica Ecologista può esprimere anche sul piano del processo di rinnovamento e di aggregazione unitaria per la sinistra in Toscana. Questo anche in attesa che, anche a livello nazionale, si apra la strada ad una prospettiva di rilancio della sinistra, puntando alla costruzione di un soggetto politico unitario capace di incalzare e superare le attuali ambiguità del PD da un lato, e gli sterili protagonismi della sinistra minoritaria dall’altro. Di ciò ha discusso a lungo ieri anche la Direzione Nazionale di Articolo Uno per gran parte della domenica. La speranza non svanisce ma continua.