Poche righe per augurare Buon Natale e Buone feste a tutte e tutti. Non è un Natale facile, festoso e fatto di buoni sentimenti. Non tanto e non solo per l’indecoroso spettacolo offerto dalla attuale maggioranza parlamentare che sta distruggendo il senso delle istituzioni e svuotando totalmente il ruolo del Parlamento. Quanto per il clima che si va diffondendo nel Paese con la complicità di tanta apatia e indifferenza. Oggi sta diventando difficile usare parole come solidarietà e umanità. Vengono tacciate di “buonismo” come se cercare di fare del bene, di occuparsi degli altri, sia un fatto negativo. E ciò ha a che fare con la campagna contro gli immigrati portata avanti dalla Lega, dalla destra e anche da Beppe Grillo. Per questo vediamo che il massimo di apertura culturale di una serie di esponenti leghisti, anche con ruoli istituzionali, è l’apologia della ruspa. Un tempo era per i carri armati.
Di fronte a certe esaltazioni, che sconfinano nel fanatismo, è bene stare attenti. Ha fatto bene la Caritas a mettere in rilievo, insieme ai dati che parlano di un aumento della povertà e del ricorso al sostegno delle mense per i poveri, la crescita del pregiudizio e della tendenza all’esclusione alimentata dal decreto Salvini. In Italia si sta sdoganando il razzismo e la xenofobia in un contesto di misure che oggettivamente porterà all’aumento del numero degli immigrati irregolari e fuori dai circuiti di accoglienza e di controllo. Questo è il punto che preoccupa di più.
Ecco che allora è necessario fare uno sforzo, credenti e non credenti, perché lo spirito solidaristico del Natale non venga sottaciuto o messo in secondo piano e che, anzi, sia ben presente negli auguri che ci scambiamo.