Da ventiquattro ore tiene banco nel dibattito pubblico la vicenda dei 5 parlamentari “furbetti del bonus”. Hanno fatto domanda per i 600 euro assegnati ai lavoratori autonomi e alle partite iva in ragione del blocco delle attività per la crisi Covid-19. I nomi non si sanno ma si dice che tre sono della Lega, uno del M5S e uno di Italia Viva. Ovviamente di fronte allo sdegno e alla vergogna chiamati a gran voce in tutto il Paese anche i dirigenti politici hanno duramente condannato questo comportamento. Ma non tutti allo stesso modo: c’è chi (Salvini) ha mescolato il fatto con “l’inadeguatezza delle norme stabilite dal Governo”. E questo tema, quasi a mo’ di scusante, è stato utilizzato anche da una serie di commentatori. No, in questo caso, quello dei parlamentari, le norme non c’entrano per niente. La Costituzione dice che parlamentari devono comportarsi “con dignità e onore”, e in un simile comportamento, che irride a chi ha davvero bisogno e discredita le istituzioni, non ha nessuna giustificazione. Altra cosa è il problema di collegare i sussidi o i bonus alla consistenza reale dei redditi. Il principio della proporzionalità è alla base dell’equità e della giustizia sociale e va perseguito con coerenza, a partire dalle misure anti crisi che sono in gestazione. Per farlo occorre combattere la logica dei furbetti che si fonda sull’aggiramento delle regole. È forse qui il primo motivo dell’imbarazzo di Salvini, che si propone, lui e non solo, come il campione dell’abbattimento delle regole e, quindi, della produzione del massimo delle ineguaglianze. Ma per il “capitano” la coerenza delle posizioni è una cosa sconosciuta. Basti pensare a quello che ha detto in questi mesi sul coronavirus: tutto e il suo contrario, purché servisse alle battute contro il Governo. Peraltro con comportamenti fisici negli assembramenti e nel mancato uso della mascherina al limite della irresponsabilità politica e sociale. Pochi giorni fa è approdato al negazionismo sul virus, ma subito dopo ha suonato l’allarme sul virus portato dagli immigrati. Però non mancano i media, nazionali e locali, ben disposti a fare da cassa di risonanza alla Lega.
Proprio in queste giorni in cui vediamo che la pandemia di va allargando non solo in USA e in Brasile ma anche nei Paesi europei intorno all’Italia, e arrivano riconoscimenti dai più importanti giornali internazionali sulla bontà della linea seguita dal nostro Paese per arginare il contagio, da noi si apre una allucinante discussione sulle valutazioni che hanno portato il Governo a decidere il lockdown. Giustamente il Ministro Speranza ha ricordato che “Chiudere tutto ha salvato l’Italia” e ora il problema è “evitare un autunno difficile”. Ma non è facile in un clima politico e sociale permanentemente sottoposto alle campagne elettorali. Speriamo che con la definizione del piano di rilancio del Paese e l’efficace utilizzazione dei fondi europei il Governo riesca a creare le condizioni per un significativo processo di fiducia nel Paese, senza il quale la ripresa economica è molto difficile. Occorre un’idea di sviluppo capace di dare nuovo slancio alle forze economiche e sociali, e una motivazione di cambiamento per il Paese nel segno di un maggiore equilibrio sul piano della sostenibilità ambientale e sociale.
E a proposito di elezioni regionali chiudo invitando tutti a seguire la linea diretta con i candidati della lista pisana di “SINISTRA CIVICA ECOLOGISTA” mercoledì 12 agosto, alle ore 21.30, in live streaming su YouTube.