A un mese dalle elezioni politiche ci troviamo in una situazione di profonda incertezza. Per chi non ha consuetudine o passione per i tatticismi della politica quelli che appare è un quadro di grande confusione in cui si fa fatica a vedere soluzioni, o proposte di soluzioni. E da noi, a Pisa, al contesto confuso che si vede sui media e in il tv, si aggiunge quello locale. Le elezioni comunali sono ormai fissate per il 10 giugno e ancora non ci sono i candidati dei principali schieramenti. Ovviamente le ragioni per questa situazione di stallo ci sono e si trovano nella evidente crisi dei partiti e delle loro proiezioni amministrative, sempre più incapaci di esprimere una funzione dirigente e in balia di personalismi di vario genere. Ma a concorrere a questo sfacelo ha contribuito anche la campagna contro i partiti, incontrastata e generalizzata, volta non a correggere e rinnovare il sistema politico ma a demolirlo, senza alcuna preoccupazione sul fatto che essa portava con sé anche lo scardinamento della democrazia rappresentativa. Anche questo è uno dei fattori che hanno influito sul voto del 4 marzo. Tuttavia quel voto ha cambiato radicalmente il panorama politico e ha aperto una fase del tutto nuova, seppure incerta e confusa. In questo scenario appare evidente la devastazione che ha interessato il campo della sinistra e del centrosinistra, sempre che sia ancora possibile identificare uno schieramento di centrosinistra. La sconfitta è bruciante ma non se ne discute , non si fanno i conti, non si cercano le ragioni. Si attendono gli sviluppi. Di cosa non si sa. Il PD si è limitato a eleggere un reggente dopo le dovute dimissioni di Renzi, ma la guida politica è rimasta nelle stesse mani di prima.
Dal coordinamento nazionale di Liberi e Uguali non è arrivata nessuna seria indicazione sul futuro del progetto politico, al di là dell’annuncio di una assemblea nazionale tra la fine di aprile e maggio. Tutto ciò non è incoraggiante, ma credo che sarebbe un errore rompere le fila e disperdere il valore dell’impegno di tante persone che nella campagna elettorale si sono date da fare per riaffermare il senso e l’importanza di parole come “uguaglianza, diritto al lavoro, solidarietà, giustizia, equità, etc.”
Dunque bisogna ripartire e fare qualcosa. Intanto cercando di contrastare l’avanzare della destra a partire dai territori. Per questo ci stiamo impegnando a Pisa. Non sappiamo allo stato come il PD risolverà il problema del candidato Sindaco. I nostri suggerimenti li abbiamo dati, ma temiamo che non vengano presi nel verso giusto. Vedremo nelle prossime ore. Intanto stiamo pensando a mettere insieme una iniziativa che riprenda, riassuma e rilanci il valore del ciclo di incontri che abbiamo promosso nei mesi di novembre, dicembre e gennaio, intitolato Pensieri e Persone Per Pisa. Abbiamo predisposto una sorta di sommario, che allego, in preparazione di un momento conclusivo che pensiamo di convocare per il 16 aprile. Ne segnalo la lettura anche al fine di raccogliere opinioni e suggerimenti.