Si tratta di un provvedimento importante che si propone di contemperare interessi diversi: “dell’imprenditore che avrà la possibilità di non finire nel precipizio del fallimmento”, “dei creditori, spesso chirografari, cioè quelli a cui la procedura fallimentare riserva ben poco” e “l’interesse complessivo dello Stato sul quale finiscono per gravare oneri pesantissimi, come ha sottolineato il relatore Davide Ermini.