Nessuna fumata bianca per i proprietari e i gestori degli stabilimenti balneari e delle strutture marittime con finalità turistico-ricettive. In fase di approvazione del decreto-legge "anticrisi", infatti, il governo ha rifiutato ogni possibile emendamento in materia di canoni demaniali. E partorito il "topolino" di un blando ordine del giorno, presentato dalla deputata del PdL Lorenzin e firmato anche da Fontanelli e Vannucci del PD, che "impegna il governo a valutare l'opportunità di una proroga della durata delle concessioni".
"La mia adesione ha soprattutto il significato di cercare di tenere aperto questo problema con un impegno trasversale -ha spiegato il responsabile nazionale enti locali del Pd-. Ma resta il giudizio radicalmente negativo sull'atteggiamento del governo: un ordine del giorno, infatti, è un documento di scarso valore ed è grave che l'esecutivo, e anche autorevoli rappresentanti della maggioranza smentiscano senza pudore promesse e impegni presi con gli operatori degli stabilimenti balneari in più occasioni". "Resta il fatto -continua Fontanelli- che in questa materia domina una situazione di totale incertezza che danneggia, insieme agli operatori, anche i comuni litoranei che sono interessati agli investimenti di riqualificazione e di cura delle spiagge e delle strutture balneari". "Comunque- conclude- come gruppo del Pd riproporremo l'esigenza di una norma risolutrice di questa lunga vicenda in occasione di nuovi provvedimenti di carattere economico e finanziario".