Assemblee pubbliche e momenti di dibattito fra le tre mozioni da svolgersi fra le fine di agosto e i primi dieci giorni di settembre, ossia «prima di entrare nella fase dei congressi di circolo, per consentire, in primo luogo agli iscritti, di conoscere i documenti e farsi un'idea sulle proposte politiche e sulle loro differenze» ma anche «per dar vita ad un confronto vero, e a un dibattito aperto, in modo da evitare che la discussione sia vissuta come una contrapposizione che divide». E' la proposta emersa dalla partecipata prima riunione del coordinamento provinciale della "mozione Bersani", guidata dal coordinatore Paolo Fontanelli. Che ha posto l'accento soprattutto «sull'esigenza di non separare il dibattito interno al Pd dai difficili problemi del Paese, che già si presentano in modo preoccupante per i prossimi mesi a partire da quelli economici, con la crisi di molte imprese e la riduzione dell'occupazione», come si legge nel comunicato ufficiale della riunione. «Proprio questa fase di difficoltà economiche e sociali richiede un impegno forte e unitario del partito oltreché delle forze sindacali, di categoria e istituzionali e, in questo quadro, in pochi capirebbero un congresso che si sviluppa più come una conta elettorale che non come un confronto politico che, invece, è decisamente necessario». Da qui, appunto, la proposta delle assemblee pubbliche che «ci auguriamo trovi una diffusa disponibilità sul territorio». Intanto prosegue la raccolta di adesioni alla mozione Bersani; dal punto di vista organizzativo, invece, il coordinamento provinciale ha deciso di darsi al più presto un'articolazione comunale