“Il campanile della Basilica di San Piero deve essere completato”.Con questo intento i tre parlamentari pisani Paolo Fontanelli, Ermete Realacci e Maria Grazia Gatti hanno firmato una interrogazione al Ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi per sbloccare una vicenda che rischia di vanificare quanto di positivo fatto negli ultimi 3 anni. Pareva infatti essersi risolto il problema della ricostruzione del campanile dopo lo stanziamento di 2 milioni di euro un anno fa, di cui però solo la metà cioè 1 milione è arrivato a destinazione. Si tratta di fondi , come si legge nell’interrogazione, che sono stati impiegati per gli studi preliminari per la progettazione esecutiva oltre che per la messa a gara, ormai imminente, dei primi lotti di lavoro. Fondi che tuttavia non sono di per sé sufficienti e che rischierebbero di vanificare se non completati rapidamente , quanto già fatto. “ Sarebbe penoso oltre che una vera e propria beffa , veder rimandare ancora una realizzazione che tutta la città attende da anni – ha dichiarato Ermete Realacci – Un anno fa , grazie al lavoro di forte sensibilizzazione del Comitato che va ringraziato per questo, con il decreto del ministro Rutelli che ha stanziato 2 milioni di euro, si pensava di aver messo la parola fine a questa storia; poi la doccia fredda di inizio estate con la “sparizione” della seconda tranche del finanziamento. Certo è possibile che ci fosse una qualche urgenza da dover tamponare, ma oggi è una urgenza anche il campanile di San Piero, a cui mi auguro si trovi presto una risposta chiara”. “La ricostruzione del campanile- è il commento di Paolo Fontanelli – è stata sollecitata con forza, e da tempo,dalla comunità di San Piero a Grado e dalla parrocchia, ma è un'opera importante per tutta la città perché si tratta di un intervento fondamentale per accrescere il valore del complesso monumentale della Basilica. Ce l'avevamo fatta, grazie al finanziamento del Ministro Rutelli, salutato positivamente da tutta la città. E' grave, quindi, che negando una parte del finanziamento s'interrompa un lavoro avviato da tempo con il rischio di produrre anche uno spreco di risorse pubbliche.
Di seguito il testo dell'interrogazione
INTERROGAZIONE AL MINISTERO DEI BENI CULTURALI
PREMESSO CHE
Il Campanile della Basilica Romanica di San Piero a Grado è stato distrutto dall’esercito tedesco nel luglio del 1944, anche la Basilica stessa subì gravi danni nello stesso periodo che tuttavia furono restaurati a partire dagli anni ‘50 grazie all’intervento della locale Soprintendenza BAA;
In quelle circostanze venne anche avviata la ricostruzione del Campanile che tuttavia venne interrotta una volta raggiunta l’altezza di soli 6 metri dal suolo (mentre l’altezza da raggiungere per il completamento è prevista in 37mt) per mancanza di fondi;
che a tutt’oggi la ricostruzione non è ancora stata portata a compimento;
la Basilica, che è concattedrale di Pisa, secondo la tradizione è edificata nel luogo ove San Pietro approdò dopo la sua partenza da Antiochia nel 42dC, rappresenta un mirabile esempio di stile romanico e fu realizzata fra l’XI e il XII sec;
un primo interessamento del Ministero Beni Culturali, si è manifestato dopo una riunione svoltasi in data 23 maggio 2007 presso codesto Ministero, alla presenza dell’Arcivescovo di Pisa Mons. Alessandro Plotti, di una delegazione del Comitato per la valorizzazione della Basilica, testimoniata dalla successiva emanazione di un DM in data 19/06/2007 Registrato Corte Conti 25/07/2007 n°6 foglio 37 che ha assegnato un finanziamento di 2 milioni di euro alla Soprintendenza di Pisa in qualità di responsabile della esecuzione dei lavori, erogando nel contempo la prima tranche del finanziamento di 1 milione di euro, stabilendo che la seconda tranche sempre pari a 1 milione di euro dovesse essere erogata l’anno successivo;
il progetto di completamento della ricostruzione della torre campanaria è stato presentato nel corso di una conferenza stampa e reso pubblico alla cittadinanza in data 14 luglio 2007;
già nel 2005 a testimonianza del grande interesse e della innegabili aspettative di tutta la città verso la ricostruzione del campanile venne costituito anche un Comitato d’Onore per la ricostruzione del Campanile su proposta dell’allora Arcivescovo Mons. Alessandro Plotti e da tutte le istituzioni locali, che raccolse l’adesione del “Ministro dei Beni Culturali, delle Autorità civili religiose, dei parlamentari della zona oltre che insigni personalità del mondo accademico, e rappresentanti di associazioni culturali” così definite da un comunicato stampa della Sopr. Beni Architettonici di Pisa emanato nella circostanza della presentazione del progetto il 14 luglio 2007;
il progetto è affidato all’Arch. Rosa Mezzina della Soprintendenza di Pisa e che della prima tranche erogata sono già state utilizzate le somme necessarie alle indagini preliminari e sono già stati definiti i lotti di realizzazione dell’ intero progetto, di cui risulta l’imminente messa in gara, prefigurando il completo utilizzo della prima tranche stessa di fondi;
che la seconda trance è stata in realtà distolta dal finanziamento già concesso e destinata ad altre realizzazioni da una scelta della Soprintendenza Regionale della Toscana databile intorno al giugno di quest’anno;
che il mancato completamento del finanziamento vanificherebbe anche ciò che è stato speso e impegnato come ha giustamente osservato il nuovo Arcivescovo di Pisa Mons. Giovanni Paolo Benotto in una lettera alla Direzione Generale del Ministero in data 25 aprile 2008;
che la Soprintendenza di Pisa con lettera del 10 giugno 2008 alla medesima Direzione Generale del Ministero ha argomentato dettagliatamente i motivi che hanno portato al finanziamento della ricostruzione del Campanile della Basilica di San Piero ed ha ribadito l’esigenza di reintegrare il finanziamento al fine di evitare lo spreco di denaro pubblico;
per sapere:
per quale motivo siano stati distolti i fondi già destinati al progetto del Campanile di San Piero a Grado e con quali tempi e modalità sarà possibile da parte della Sopr. di Pisa disporre della intera erogazione indispensabile all’organico e definitivo completamento del progetto; con quali tempi, una volta definite le questioni di cui sopra, si pensa di poter restituire alla città la torre campanaria di secolare memoria.
Firmato Fontanelli, Realacci, Gatti