L'approvazione della "mozione Franceschini" sulla modifica del patto di stabilità degli enti locali "è un fatto estremamente importante perché si tratta di una risposta seria e lungimirante alle difficoltà di Comuni e Province di fronte alla crisi". E' il primo commento di Paolo Fontanelli, Responsabile Enti Locali del PD, alla decisione della Camera di approvare (con 491 voti favorevoli, 33 astenuti e nessuno contrario) il documento di cui è primo firmatario il segretario del Partito Democratico. "Nelle motivazioni che ci hanno spinto a presentare questa mozione c'era la percezione di un bisogno reale che viene dalle autonomie e dalle comunita' locali fino ad ora colpite da scelte negative. La nostra mozione – ha aggiunto Fontanelli – mette in luce la funzione di lotta alla crisi economica che spetta alle autonomie e l'ampio consenso ottenuto dimostra come questa iniziativa abbia colto nel segno. Anche in questo caso il Pd si conferma essere il partito della proposta nell'interesse del Paese".
Soddisfatto, ovviamente, anche Dario Franceschini: "Finalmente, dopo una lunga serie di no e' arrivato il si della maggioranza ad un problema sentito da tutti i comuni -ha detto-. Il governo ha capito che avevamo ragione e hanno accolto la nostra mozione e così si è anche capito che non abbiamo difficoltà a votare con la maggioranza quando è nell'interesse del Paese". "Se alla mozione – ha continuato Franceschini – seguiranno degli atti e delle scelte conseguenti dal punto di vista normativo, potranno ripartire in Italia migliaia di cantieri che danno lavoro prevalentemente sul territorio alla piccole e medie imprese". Sulla stessa lunghezza d'onda anche Enrico Letta -"L'approvazione della mozione è la dimostrazione che anche dall'opposizione si possono ottenere risultati utili e concreti per i cittadini"- e Rosy Bindi: "Questa iniziativa ha messo il Governo di fronte alle sue responsabilità e permesso di individuare un percorso condiviso che restituisce un po' di respiro alla finanza locale che rappresenta un forte volano di crescita per l'economia"
Adesso, però, "si deve passare ai fatti -come ha sottolineato anche la vicepresidente dei deputati del Pd Marina Sereni-, ossia ad una rapida attuazione per consentire agli enti locali di spendere quei soldi verissimi che hanno in cassa". E' fondamentale, infatti, "convertire questi atti parlamentari in norme di legge e noi, come Anci, vigileremo che ciò accada senza incertezze e confusione -ha detto anche il presidente dell'Anci Leonardo Domenici-. Anche perché sarà difficile poter continuare a chiedere alle amministrazioni e ai consigli comunali di rispondere alle richieste e ai bisogni dei cittadini, delle imprese, dei disoccupati e dei precari, in questa congiuntura molto difficile, con un patto di stabilità che nei fatti lo impedisce. In questo senso è comprensibile che da molti comuni venga la spinta a non rispettare i vincoli ingiustificati imposti dal patto di stabilità. Bloccare l'autonomia dei Comuni è un errore che, al momento, stanno pagando le comunità degli enti virtuosi". L'esempio concreto arriva da Fabio Melilli, presidente dell'Unione Province d'Italia: "Noi abbiamo a disposizione 5 miliardi di euro che possono essere immediatamente spesi per pagare gli investimenti programmati, risorse che non appena ci sarà concesso, potranno essere immesse nel mercato e dare nuovo respiro soprattutto alle piccole e medie imprese locali"