Intervenendo alla Camera dei Deputati per chiedere al governo di rimandare la scadenza per i bilanci di previsione degli enti locali al 31 Marzo 2009, Paolo Fontanelli, responsabile enti locali del Pd, ha sostenuto che, "Il provvedimento su cui è stata messa la fiducia non risolve minimamente la grave e difficile situazione delle autonomie locali, in particolare dei Comuni che già per l'esercizio del 2008 si trovano a registrare la mancanza di copertura di risorse tagliate per più di un miliardo e 400 milioni". "Si tratta di risorse programmate e poi tolte, che il governo aveva promesso di restituire ai comuni fino all'ultimo euro. Una situazione di totale incertezza che si fa ancora più dura se si guarda al 2009 perché oltre agli interrogativi sulla copertura di queste poste si aggiunge il pesante taglio previsto dalla manovra finanziaria". "La situazione è dunque del tutto insostenibile, come giustamente denuncia l'Anci. Per questo – prosegue l'esponente democratico – occorre urgentemente un ripensamento accompagnato da misure straordinarie per la finanza locale. Non nel senso di un incremento dei trasferimenti, ma nel senso di un recupero di autonomia finanziaria per gli enti locali e di un alleggerimento del patto di stabilità sugli investimenti.
Tra l'altro ciò porterebbe un indiscutibile beneficio all'economia del Paese in una fase di crisi così preoccupante. Si calcola che per i limiti del patto siano fermi nei bilanci degli enti locali almeno 63 miliardi di investimenti, ai quali si aggiungono 3 miliardi di avanzo di bilancio non spendibili a causa degli stessi vincoli". "Sbloccare queste risorse risponde ad una necessità primaria per il Paese. Per queste ragioni – conclude Fontanelli – insistiamo sull'esigenza di rivedere le modalità del patto di stabilità ed i termini di presentazione dei bilanci e non comprendiamo la cocciuta e miope sordità del governo".