Partendo dal simpatico articolo di Piero Ottone ("Il re si diverte" su La Repubblica di giovedì 10 aprile) mi sono confrontato sull'andamento della campagna elettorale con il mio amico Francesco, milanese, a Pisa da quindici giorni per ragioni professionali.
Anche lui è un convinto sostenitore del PD ed è più ottimista di me. Anch'io sono contento della campagna di Veltroni e scettico sulle uscite di Berlusconi. C'è un'aria nuova che chissà .. Però ci sono anche segnali di disimpegno e di astensione che preoccupano. Bisogna fare tutto il possibile per recuperare.
Commentando la campagna per il Comune di Pisa, Francesco mi dice che a lui sembra fredda, c'è poco calore e poco agonismo. Dalle sue parti c'è più contrapposizione frontale. Mi dice anche che non capisce come sia possibile che, in una regione governata da noi, i due giornali locali tifino apertamente per le parti avverse: uno per il centro-destra e uno per la Sinistra Arcobaleno. A quest'ultima cosa non ho saputo rispondere, forse perchè anche io ho qualche dubbio …
Alla prima constatazione, invece, ho risposto che in fondo è un bene non accendere troppo i toni ed evitare i confronti che diventano rissa. Fa parte anche del carattere di noi toscani discutere dando più spazio all'ironia che non alle urla o al rancore. Non sempre ci si riesce, ma è utile, quando si può, evitare il frastuono e la semplificazione che strizza l'occhio agli istinti peggiori come il corporativismo e i particolarismi, la paura e l'odio per chi non la pensa come te.
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