Mercoledì sera la Rai ha messo in onda il docufilm intitolato “Figli del destino”. Il racconto dell’esclusione dalla scuola e delle discriminazioni causate dalle leggi razziali del 1938 di due bambine e due bambini di famiglie ebree. Tra loro Guido Cava, pisano, e protagonista della comunità ebraica e dell’antifascismo nella nostra città. Una iniziativa nata in rapporto alle cerimonie del ricordo e delle scuse promosse dall’università di Pisa. Le testimonianze e le immagini del film rendono chiara, nella loro semplicità del tutto esente da ogni retorica, l’infamia di quelle leggi e del loro sviluppo con le deportazioni nei campi di sterminio. Ieri in treno ho letto, sullo stesso tema, i due bellissimi racconti di Antonio Debenedetti, raccolti in un libretto intitolato “Quel giorno, quell’anno”. L’ammonimento su dove può portare l’odio e la discriminazione razziale è chiaro. È stato chiaro nella storia e nella cultura europea per molti decenni, dopo la seconda guerra mondiale. Si pensava che quel rischio fosse superato. Invece oggi quei fantasmi ritornano. In altre forme, ma ritornano. È di ieri il discorso del Presidente Mattarella che denuncia la crescita dell’odio razziale, e mette in guardia anche sull’antisemitismo che torna ad affacciarsi in tanti episodi. Tra i quali quello clamoroso di un parlamentare del M5S, Lannutti, che rievoca vergognose menzogne antisemite, oppure il caso denunciato dalla professoressa Alessandra Veronese, pesantemente offesa e insultata per avere sottobraccio una borsa con scritte di carattere ebraico. Allora è bene non abbassare la guardia, da ogni punto di vista. La cura della memoria, insieme alla cultura, sono fattori fondamentali. Domenica 27 è il giorno di quella Memoria, ma è evidente che un giorno non basta.
Un pezzo di questa battaglia si gioca anche nell’azione di denuncia e di contrasto verso il decreto Salvini, che istituzionalizza comportamenti cinici o disumani nella gestione delle politiche sull’immigrazione. Pensiamo ai bambini costretti ad abbandonare la scuola, come abbiamo visto a Castelnuovo Di Porto. Per il 2 marzo il mondo delle associazioni solidaristiche sta organizzando una grande manifestazione a Milano. Ben venga, e semmai vediamo cosa si può fare anche nel nostro territorio.
Una buona notizia, mi pare, arriva invece dal congresso della CGIL. L’elezione a segretario generale di Maurizio Landini, ampiamente condivisa e sostenuta da un clima unitario e combattivo, è un buon segnale per il rilancio dell’iniziativa sui temi del diritto e della dignità del lavoro.
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