Fa freddo. Soprattutto per fare i volantinaggi e anche per la partecipazione alle iniziative serali non è molto incoraggiante. Ma, si dice, è inverno, ed è abbastanza normale. Peraltro a noi pisani ci ha “risparmiato” la nevicata e un un po’ ci dispiace. Tuttavia gli incontri e le iniziative elettorali di questi ultimi giorni di campagna sono confermati. Ne stiamo facendo molti. A Pisa e provincia e anche fuori. In molte delle occasioni pisane di dialogo con i cittadini e di confronto con le categorie e operatori di associazioni, o attività produttive e commerciali, viene fuori il tema delle ormai prossime elezioni comunali. Ne scrivono ripetutamente anche i giornali locali. Ed ecco che mi viene chiesto cosa ne penso, a quali soluzioni stiamo lavorando per non permettere che il governo della città vada in mano alla destra o ai 5 stelle. Come se io o la forza politica di cui faccio parte avessimo nelle mani la chiave per risolvere il problema. Ma ad oggi non è così. Non è Liberi e Uguali la forza politica che ha la principale responsabilità sul futuro dell’Amministrazione cittadina. È il PD che esprime una grande incertezza e confusione sulle scelte da fare e ciò è evidentemente anche il riflesso di un serio indebolimento del rapporto fra la politica e la città, che si è sviluppato in questi anni. Stamani leggo che anche i propositi annunciati qualche giorno fa dal PD, in ordine alla scadenza del mese di febbraio come tempistica per indicare soluzioni, sono saltati. Sarà per saggezza, prudenza o confusione? Non lo so. Vedremo. Per quanto mi riguarda rispondo alle domande che mi vengono fatte sulle vicende del Comune di Pisa dicendo che il livello di responsabilità che saremo chiamati a esercitare come Liberi e Uguali sarà determinato in gran parte dal voto di domenica prossima, 4 marzo. Ci presentiamo per la prima volta agli elettori pisani e saranno loro a dire in che misura dobbiamo farci carico dell’impegno e delle responsabilità per il futuro della città.
Intanto sarebbe opportuno che qualcuno, di quelli che vantano compiti e funzioni regionali, politiche o amministrative, facesse chiarezza sulla paventata ipotesi di privatizzazione della società del gas, oggi a maggioranza pubblica, Toscana Energia.
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