Sembra, leggendo i giornali di stamani, che nel centrodestra pisano sia stato trovato l’accordo per il candidato sindaco sulla base di una mediazione che appare comunque fortemente condizionata dall’egemonia leghista. Del resto è ciò che sta avvenendo anche sul piano nazionale dopo il voto del 4 marzo. Salvini sta cercando di mettere alle panche Berlusconi. Forse, in accordo con Di Maio, come dice qualcuno. Vedremo. Nel frattempo i sondaggi sia nazionali che regionali, come nel caso del Friuli che va al voto regionale, indicano tutti una sensibile crescita della Lega a danno di Forza Italia, ma non solo. Si tratta indubbiamente di un dato preoccupante, soprattutto per i punti principali del programma che Salvini sostiene, perché è evidente che dietro la demagogia dei facili slogan che parlano alla pancia del Paese, cavalcando il malessere sociale prodotto dalla crisi, ci sta una politica economica che non mette in discussione le diseguaglianze ma le rafforza. In particolare con le proposte che riguardano la riduzione generalizzata delle tasse, abbandonando il principio della progressività, che porterebbe i benefici più forti ai redditi più alti e produrrebbe un ridimensionamento dei servizi sociali, a cominciare dalla sanità, per le fasce più deboli. Non è un caso che nelle regioni governate dalla Lega aumentano sensibilmente i servizi privati, con un costo aggiuntivo per i cittadini. Ma purtroppo il richiamo della foresta, fatto di un populismo e di un sovranismo che solletica paure e egoismi sociali, finora riesce a coprire l’essenza di quelle politiche. E qui scontiamo anche ritardi e timidezze del centrosinistra.
Comunque il problema più grosso che abbiamo davanti in queste settimane, da qui alle elezioni comunali del 10 giugno, è quello di fare tutto il possibile per evitare che la guida dell’Amministrazione della nostra città finisca nelle mani del centrodestra. Questa è la priorità della nostra iniziativa politica. E’ dall’estate scorsa che come ArticoloUNO-Mdp sosteniamo l’esigenza di far nascere una proposta aggregante dell’area delle forze progressiste di centrosinistra sulla base di un candidato credibile e di un programma fortemente innovativo. Partivamo dalla convinzione che nel clima attuale, segnato dal malcontento, una proposta basata solo sulla continuità amministrativa fosse debole e avrebbe aperto la strada alla destra. Il voto del 4 marzo ha detto non solo che questa preoccupazione era ed è reale, ma l’ha notevolmente aumentata. Purtroppo la risposta a questa preoccupazione da parte delle componenti dell’attuale maggioranza di centrosinistra non è stata quella che ci aspettavamo. Anzi, nella sostanza si ritiene necessario proporre una linea di continuità. Questo, almeno, è quanto si può ricavare dalle posizioni di una parte del PD e delle liste che hanno rappresentanza in Giunta. Tuttavia noi non ci siamo tirati indietro rispetto all’obiettivo di provare a mettere insieme una alleanza di centrosinistra sulla base di una proposta di rinnovamento, e ribadiamo la nostra disponibilità senza chiedere candidati o posti in giunta. Ma non parteciperemo a operazioni che in un modo o in altro, per calcoli limitati e personali, intendono portare avanti una linea che a nostro avviso è sbagliata e perdente. Abbiamo il massimo rispetto per l’autonomia di ciascuno e per le iniziative che si annunciano, come le primarie, e non poniamo veti o condizioni sulle scelte degli altri, come talvolta viene indotto da alcuni articoli giornalistici o da “animatori”della rete. Vogliamo semplicemente che ciascuno si assuma le proprie responsabilità con chiarezza e trasparenza di fronte alla città, senza alcuna strumentalizzazione delle nostre posizioni.
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