Ieri, festa della Repubblica, abbiamo ascoltato nei telegiornali l’astrusa polemica fra il Presidente della Camera Fico e il Ministro Salvini, mentre assai poco si è detto sull’ammonimento del Presidente Mattarella in proposito ai rischi per la tenuta democratica del Paese prodotti da un eccesso di contrapposizione e di negazione del confronto, connessi con l’idea che la politica è fatta soprattutto di lotta e di avversione al nemico. È evidente che la rete ha esasperato questi aspetti, così come è evidente che sia il M5S che Salvini si muovano sull’onda dei risentimenti e dei rancori provocati dalla crisi, subordinando gli interessi del Paese ai propri calcoli politici. In questo quadro l’Italia appare sospesa, in attesa di non si sa che cosa, nell’indifferenza della stragrande maggioranza degli italiani. Vedremo… chissà, oggi, domani.
Comunque per noi pisani è stato un bel 2 giugno. Soprattutto ieri sera con il bello spettacolo dello stadio e la vittoria del Pisa che adesso si batterà per la B nella finale con la Triestina.
Tuttavia domenica c’è un appuntamento importante. È quello dei ballottaggi, che in grandissima parte sono fra centrosinistra e centrodestra. Nella nostra provincia è in gioco la guida dei comuni di Pontedera, Ponsacco e San Miniato. Mi auguro che la destra non passi in nessuno dei tre comuni. Per questo è importante che tutti gli elettori di sinistra e del centrosinistra tornino ai seggi a votare. Come abbiamo visto altre volte la sottovalutazione o l’astensione hanno aperto la strada alla destra, un rischio che dobbiamo evitare.
Venerdì scorso ho partecipato alla presentazione del libro di Fabrizio Manfredi “Un Parco nel cuore”. Si tratta di una raccolta di interventi fatti da Presidente del Parco Migliarino San Rossore. Il tema, quello del Parco, è molto importante per il nostro territorio, inteso in senso largo. Infatti le competenze del Parco investono i comuni di Pisa, San Giuliano Terme, Vecchiano, Viareggio e Massarosa, le province di Pisa e Lucca, e toccano anche il mare di Livorno. È comunque una realtà di straordinario rilievo per la Toscana della costa. Allora riaccendere i riflettori sulla questione Parco è più che necessario in una fase di serie disattenzioni da parte dei comuni e della Regione. Per quanto riguarda Pisa ricordo che i due terzi del territorio comunale fanno parte del Parco e sono sottoposti ai vincoli della sua pianificazione, legata in una certa misura anche a quella degli altri Comuni facenti parte della Comunità del Parco. In tal senso appare del tutto sconclusionata la posizione del Sindaco Conti e della sua maggioranza quando dicono che non serve parlare di “area pisana” ma che invece per Pisa i “veri punti di contatto sono con Cascina”. Siamo di fronte ad uno strabismo davvero bizzarro. Come si fa a non tenere di conto di una realtà territoriale, come quella dell’area pisana (Pisa, Calci, San Giuliano Terme, Cascina, Vicopisano e Vecchiano) che ha intrecci e connessioni strettissime, di lavoro, di mobilità, e anche di pianificazione o di potenzialità turistiche (come nel caso del Parco), per privilegiare relazioni politiche ristrette? Dov’è la visione che molti auspicano?
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