Oggi una bella giornata. Alla Camera intendo, non fuori dove è il clima ha riportato nuvole e un po’ di pioggia. Stamani è stata inaugurata la mostra sui quaderni e i libri di Antonio Gramsci in occasione della cerimonia di ricordo a 80 anni dalla sua morte. Alla presenza del Capo dello Stato hanno preso la parola Laura Boldrini, Giorgio Napolitano e Silvio Pons. Negli interventi è stato ricordato il percorso intellettuale di Gramsci e il grande valore che il suo pensiero ha raggiunto non solo in Italia ma anche in Europa e a livello internazionale. La Presidente Boldrini ha fatto una citazione che mi ha sorpreso perché non lo conoscevo e ha toccato un personaggio del territorio pisano. Ha riportato il giudizio che Giovanni Gronchi, allora esponente della DC, espresse nella Costituente nel 1947, quando per la prima volta si ricordò, nell’Italia appena uscita dalla guerra e da ricostruire, Antonio Gramsci a dieci anni dalla sua scomparsa. Le parole di Gronchi affermavano con estrema chiarezza e senza possibilità di contraddittorio lo straordinario valore morale e intellettuale del contributo Gramsci alla storia del nostro Paese. Era un riconoscimento importante, che veniva dalla parte politica opposta a quella dei comunisti. Una testimonianza che fa capire meglio il dibattito e il confronto dell’epoca. Comunque la cosa più bella e emozionante è la mostra degli originali dei Quaderni del Carcere, che sono protetti nelle teche ma consultabili per come sono attraverso il sistema di digitalizzazione installato. Anche l’esposizione, per la prima volta, di una selezione dei libri di Gramsci, quelli su cui studiava e trovava alimento per la sua cultura, è molto interessante. La mostra sarà fruibile fino al 7 giugno e nel frattempo si terranno qualificate conferenze sul pensiero di Gramsci. Consiglio a tutti, se potete, di fare un salto a Montecitorio a vederla, merita davvero. Io sono a disposizione per fornire aiuto e informazioni a chi si propone di fare una visita alla Camera, associata alla visione della mostra.
Dal punto di vista dei lavori parlamentari l’aula ha discusso e approvato il Def, ieri sera, e le comunicazioni del Presidente del Consiglio sul vertice europeo dedicato soprattutto alla Brexit. In entrambi i casi la la maggioranza ha votato compatta. Tuttavia sulla situazione economica il quadro resta incerto e complicato e le questioni di fondo sono rinviate alla manovra finanziaria.
Stamani mi hanno chiesto un’opinione sul sondaggio pubblicato dai giornali in relazione agli orientamenti di voto in Toscana, dal quale uscirebbe un 8,5% per Mdp. Penso che con i sondaggi bisogna andarci cauti sempre e ancora di più quando la situazione politica è in movimento. Tuttavia se quel dato fosse vero sarebbe un ottimo punto di partenza perché, al di là dei pochi che leggono e seguono la politica sui giornali, il grado di conoscenza di Articolo UNO-Mdp è estremamente contenuto e la visibilità molto bassa. Nei prossimi mesi possiamo solo crescere. Però si conferma, purtroppo, una tendenza alla crescita della disaffezione dal voto e della sfiducia verso la politica e le istituzioni. Ciò significa che le politiche attuali deludono, ed è questo il punto su cui si deve discutere, superando le logiche di un confronto tutto concentrato sulla personalizzazione. Comunque, dato che occasionalmente ho incrociato alla Camera Andrea Orlando gli ho fatto il mio “in bocca la lupo” per le primarie PD di domenica prossima. In diversi a Pisa mi hanno chiesto se è utile andare a votare e a tutti ho detto che “provar non nuoce”. Mentre per venerdì, 28 aprile ore 17.30, l’invito è a partecipare all’incontro pisano con Giuliano Pisapia, per un nuovo progetto di centrosinistra.
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