Stamani la Camera ha commemorato Stefano Rodotà. La sua figura è stata ricordata da Laura Boldrini e dagli interventi di tutti i gruppi. Belli, in particolare, quelli di Franco Cassano e di Alfredo D’Attorre. Ho letto sul Corriere del ringraziamento della figlia ai medici che nell’ultima fase della malattia “lo hanno aiutato ad andar via senza stare troppo male”. Ciò richiama un tema tra i tanti, sui diritti e sulla libertà di scelta, verso cui Stefano Rodotà ha mostrato sensibilità e impegno: quello del fine vita, che non ha ancora trovato una soluzione legislativa definitiva. Casualmente nelle stesse ore si sta tenendo un convegno sull’eutanasia proprio alla Camera. Non è esattamente la stessa cosa, ma un po’ si avvicina. Non potendo seguire i lavori sono però riuscito ad ascoltare la relazione di Paolo Malacarne, responsabile della rianimazione dell’ospedale di Pisa. Molto chiara ed efficace, nel senso che ha tolto di mezzo molti veli di ipocrisia che vengono spesso utilizzati per contrastare la necessaria evoluzione legislativa sulla materia. Una relazione che aveva in cima, senza infingimenti, l’attenzione verso la sofferenza e la dignità del malato.
Guardando la rassegna stampa ho visto sul Corriere un articolo intitolato “La scomparsa dei socialisti“. Parla del crollo dei socialisti francesi e della decisione di cambiare la denominazione del gruppo parlamentare in “Nouvelle Gauche”. Notizia che naturalmente allarga la riflessione alle sconfitte dei socialisti in Grecia, Spagna e in altri Paesi europei. Guardando alle date, questa discesa accelerata è iniziata più o meno da quando il PD ha aderito al Partito Socialista Europeo. Non si può proprio dire che noi italiani portiamo bene.
Invece, parlando di appuntamenti torno a sottolineare l’importanza di quello di sabato 1 luglio a Roma, all’iniziativa promossa da Pisapia, Campo Progressista e Articolo UNO. Il titolo è significativo: INSIEME, #nessunoescluso. Unità e apertura su un progetto politico fondato sulla discontinuità e sul cambiamento. La parola INSIEME per me e la mia generazione non è una novità, almeno a Pisa. Porta dei buoni ricordi. INSIEME era il titolo della proposta politica e programmatica del PCI pisano per le elezioni amministrative cittadine del 1975. Un bel testo, che dava l’idea di una visione per la città è il suo futuro, e il tema principale era quello della partecipazione. Quella parola, INSIEME, l’abbiamo poi ripresa in diverse occasioni. Ora, su scala nazionale, può essere un punto di rilancio per la sinistra e per un nuovo centrosinistra in grado di rappresentare un’alternativa per il governo del Paese. Quindi, sabato a Roma !
Sulle valutazioni dei risultati dei ballottaggi ho già scritto e mi pare che il dibattito di questi giorni confermi quelle impressioni. In parte le ho sviluppate nell’intervista che mi ha fatto il Tirreno, ma è evidente che la discussione si allargherà nei prossimi giorni. Almeno spero. Ben venga il confronto.
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