Oggi in Aula prosegue la discussione sul “decreto Minniti” in ordine al problema sicurezza nelle città. Il gruppo di Mdp si muove su una linea di sostegno verso i provvedimenti del Governo, come previsto. Anche se non è tutto facile perché la composizione del gruppo è fatta da deputati che arrivano da esperienze diverse e alcuni si erano mossi prevalentemente in una logica di opposizione, anche su tematiche di questo genere. Tra l’altro, nel merito, alcune norme si prestano a più di un dubbio. Poi, leggendo attentamente il provvedimento, emerge uno scarto enorme fra i propositi e le risorse destinate e disponibili, soprattutto per i Comuni che vedono rafforzate le proprie responsabilità senza poter contare con certezza sugli strumenti operativi necessari.
Tuttavia, mantenendo l’impegno politico preso, con la nostra posizione abbiamo allargato di fatto la maggioranza di Governo, anche sul piano numerico. Ovviamente non rinunciamo alla nostra autonomia e sul profilo politico ci muoviamo sull’asse di rilancio delle politiche di sinistra e di recupero di una visione unitaria del campo del centrosinistra. Con questo spirito ci muoviamo anche sulla questione del testamento biologico, dove si registra una resistenza trasversale assai consistente. Uno dei gruppi che si muovono decisamente in senso contrario, ricorrendo a tattiche dilatorie, è quello di Alfano e Lupi che rappresenta una colonna portante della maggioranza. Tutto ciò rimette al centro dell’attenzione la domanda che anche Pisapia ha rivolto a Renzi e al congresso del PD: dire con chiarezza se nelle alleanze future si punta ancora ad una intesa con le forze del centrodestra. Ovviamente dietro a questa domanda c’è un insieme di contenuti e di valori che riportano al tema del progetto del centrosinistra. Siamo curiosi di vedere se e come questi temi saranno discussi nel percorso congressuale del PD, stante il fatto che dal Lingotto non è uscita nessuna chiara e comprensibile indicazione. Vedremo.
Intanto mi congratulo e faccio anch’io gli auguri di buon lavoro a Massimiliano Sonetti, appena eletto segretario provinciale del PD pisano. Ci saranno indubbiamente molte occasioni per confrontarci e collaborare.
Infine un ricordo. Ho visto la notizia, che mi rattrista molto, della scomparsa di Lorenzo Calabi, docente dell’Università di Pisa per tanti anni e con un passato di impegno e di militanza nel PCI pisano. Un intellettuale attivo e sollecitatore di confronto sui grandi temi della politica negli anni settanta e ottanta nella realtà del nostro territorio. Poi ha svolto anche compiti e funzioni significative nel governo dell’Ateneo pisano. Non ho avuto modo o occasione di incontrarlo da molto tempo. Qualche anno. Però voglio ricordarlo per le collaborazioni passate e soprattutto perché si tratta di una persona che, a partire dalla qualità della sua formazione e del suo ruolo, si è spesa per dare una mano alla causa della sinistra e dei lavoratori italiani.
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