Ieri sono andato alla inaugurazione del parcheggio sotterraneo in Piazza Vittorio Emanuele. Era arrivato l'invito dal Comune e il Sindaco me lo ha ricordato la sera prima. Non potevo esimermi. Quell'opera, inizita diversi anni orsono, doveva essere completata ben prima della fine del mio mandato. E' il frutto della prima esperienza di finanza di progetto sul nostro territorio: il comune fa il progetto e il bando di gara senza mettere un euro e chi vince realizza l'opera e poi rientra con la gestione del parcheggio in convenzione per un determinato numero di anni. La ditta che vinse la gara è seria e ha esperienza nel ramo. Però ci sono stati intoppi, dai reperti della guerra a quelli archeologici fino a alcuni errori nella realizzazione, che hanno prolungato i tempi di anni. Ampliando il disagio per la città provocato da un cantiere nel cuore de traffico cittadino. Per queste ragioni questo parcheggio era stato denominato il "buco nero" dell'Amministrazione Fontanelli. In effetti anche a me la cosa ha creato un certo fastidio. Tuttavia ieri sono sceso nel "buco nero", confesso con un po' di apprensione anche perché i lavori sulla parte superiore, la piazza, non sono ancora finiti e quello che si vede non è proprio bellissimo. Però devo dire che, una volta sotto, sono rimasto sorpreso positivamente. Soprattutto per la luce naturale. Non mi era mai capitato di vedere un parcheggio sotterraneo così luminoso e colorato. Un bel lavoro, almeno a vedersi. Un bel buco si potrebbe dire. Ora dovremo verificare se va tutto bene anche sul piano della funzionalità. Però, sia pure con sofferenza, un passo avanti è stato fatto e speriamo che anche sopra, nella piazza, sia fatto un buon lavoro.
Oggi non è un sabato sereno per Pisa. Sono annunciate manifestazioni di vario genere. C'è nell'aria una tensione di troppo lasciata dagli eventi dell'ultima settimana: gli sgomberi, le proteste, i tentativi di incendio, la tumultuosa presenza in Sala delle Baleari durante il Consiglio Comunale. Fatti e tensioni che mescolano cose diverse: dall'emergenza casa, a Rebeldia, alla movida, alla gestione degli Asili Nido. Ecco proprio su quest'ultimo punto siamo al massimo del paradosso. Il Governo vara una manovra economica pesantissima verso gli Enti Locali e il sistema pubblico, compresi i dipendenti, che punta decisamente al ridimensionamento dei servizi sociali e dei dei servizi alla persona, e una parte degli insegnanti e del personale comunale, guidati dai Cobas mettono nel mirino della loro protesta il Sindaco e la Giunta. Che dire? O è miopia, dettata da un cervello che funziona solo a impulsi agitatori, o è pura difesa di logiche corporative. Stupisce la timidezza – o peggio la subalternità- con cui i sindacati confederali affrontano questa situazione, perché di fatto ciò che viene messo in secondo piano è la qualità e la quantità dei servizi che vengono erogati ai cittadini. Se si perde di vista l'idea che in cima ci devono essere sempre gli interessi generali della comunità si va poco lontano.
11 Commenti
Non capisco proprio perchè qualcuno continui a inserire Rebeldia fra gli argomenti di tensione.
La verità dei fatti sta qua:
http://www.inventati.org/rebeldia/spazi-sociali/vi-porta-conferenza-dei-servizi.html
Se a fine giugno Rebeldia non si trasferirà all’Ex-Asnu salterà la Sesta Porta, e la responsabilità di questa grave tensione sarà solo dell’Università di Pisa.
Quindi gradirei che almeno si iniziasse a sostituire la parola “Rebeldia” con “Università”, con la speranza che la tensione diventi comunque un brutto incubo scansato grazie all’intelligenza di chi ha saputo trovare soluzioni concrete e utili a tutta la città.
Non entro in merito a quali siano le soluzioni per dare risposta ai diversi casi (Prendocasa, Rebeldia, CanaPisa, Asili Nido, etc). Registro, però, che un po’ di sovrapposizioni ci sono, eccome: è vero che, in via di principio, sarebbero questioni separate e tali dovrebbero rimanere. Quando, però, esponenti di Rebeldia partecipano e intervengono a manifestazioni di solidarietà nei confronti degli occupanti di via Marsala e quando non vi è alcuna presa di distanza pubblica dalle modalità con cui ”prendocasa&C” sta portando avanti la sua “battaglia”, ecco che le due cose tendono a sovrapporsi. Beninteso, è perfettamente legittimo che Rebeldia (come altri) sostengano “PrendoCasa” … Poi, però, diventa complicato sostenere che Rebeldia non c’entri assolutamente nulla con la tensione che si respira in città nelle ultime settimane.
In città c’è tensione, è un dato di fatto. Non mi interessa addentrarmi nell’impervio sentiero delle responsabilità, non ne ho le capacità.
Non capisco però come si possa legare la tensione in città al miracolo di aver finalmente aperto il parcheggio in Piazza Vittorio (di cui siamo tutti contenti, ci mancherebbe).
Ancora di meno capisco come si possa buttare nel calderone della tensione Rebeldia.
Se vedo un teorema del genere (parcheggio-tensione-rebeldia) mi preoccupo, perchè so che questa non è la realtà.
A Rebeldia interessa solo tenere in vita le attività, e la proposta di trasferimento all’Ex-Asnu è l’ennesima dimostrazione che questi 3 anni e mezzo di trattativa non sono stati per Rebeldia una battaglia politica (come qualcuno ha provato a dire in malafede), ma sono stati una complessa e snervante trafila per far capire a tutta la città che Rebeldia è utile e da tutelare, senza per questo mettere in pericolo i piani del Comune in Via Battisti.
Con Rebeldia all’Ex-Asnu (prevedendo una collocazione appropriata alle poche funzioni attualmente svolte dall’Università in Via Emanuele Filiberto) potranno partire i lavori della Sesta Porta.
E saremmo tutti contenti, altro che tensione.
Il parcheggio non è male, ma continuo a chiedermi: era proprio necessario? era necessario bucare una tranquilla piazza 800esca? I parcheggi, come le strade, apportano inevitabilmente macchine e traffico, e incrementarli è un cane che si morde la coda. Bisogna pensare ad altri sistemi di trasporto, sempre meno individuali e sempre più collettivi e sempre meno inquinanti (car sharing, veicoli elettrici ecc.).
Modesta proposta, intanto: perchè nei parcheggi scambiatori Brennero Pratale ecc non si installano macchinette distributrici di biciclette, che, con una modica somma e sistemi di cauzione ecc., consentano di recarsi rapidamente in centro una volta mollata l’auto? sarebbe carino e utile.
Anch’io credo che le attività di Rebeldia siano utili e servano anche come veicolo di integrazione e controllo sociale (per esempio ci sono molti corsi di lingua per extracomunitari); dunque va trovata una collocazione adeguata, anche come spazi.
Pensavo di non essere stato criptico, ma provo ad essere più chiaro: quando alcuni rappresentanti non di secondo piano di Rebeldia prendono parte a manifestazioni di solidarietà nei confronti di “PrendoCasa” senza prendere neppure minimamente pubblicamente le distanze dalle modalità, che io definisco violente e tendenzialmente fasciste, con cui quest’ultime hanno portato avanti la loro “lotta” ecco che, nella percezione, le due cose tendono a confondersi. Ora: è legittimo che Rebeldia sostenga PrendoCasa? Certo che sì. E’ legittimo che rappresentanti di Rebeldia partecipino alle manifestazioni di PrendoCasa? Assolutamente sì, ci mancherebbe. Però poi diventa molto ma molto complicato spiegare che le due cose sono completamente separate. Sono due problemi diversi, è vero: a mio parere uno merito attenzione, l’altro condanna (PrendoCasa, non le famiglie occupanti … a mio parere scientemente usate per altri fini). Ma, se si vuole si può benissimo provare a metterle insieme: se non altro per provare ad avere maggiore massa critica. Ancora: è legittimo questo? Certo che sì, e guardando dall’esterno sembrerebbe che almeno qualcuno ci abbia pensato. Se lo ha fatto, secondo me ha sbagliato. Danneggiando in primo luogo Rebeldia stessa.
@ Gregorio
Non eri stato criptico, ma fidati, l’accostamento delle parole Rebeldia-tensione al momento è un falso storico. Fortunatamente.
Le argomentazioni che adduci sono sterili e poco utili ad approfondire un dibattito serio. Via Marsala non c’entra nulla.
Mi pare chiaro che Paolo Fontanelli facesse riferimento invece alla tensione che potrebbe nascere nel caso in cui non venisse trovata una sede adeguata alle attività del Progetto Rebeldia.
Lo stato dei fatti è noto a tutti: se il 1 luglio il Progetto Rebeldia non si trasferisce all’Ex-Asnu salterà la Sesta Porta.
E’ però impotante che sia noto a tutti quanti anche il fatto che l’unico soggetto che sta facendo una resistenza strumentale e dannosa a questa operazione INATTACCABILE è l’Università. Di fatto non c’è un motivo valido per opporsi, ma magari a l’Università può far comodo far saltare la Sesta Porta, far dimettere Filippeschi e far pagare al Comune di PIsa una penale di milioni di euro. Chissà… A Rebeldia di sicuro non interessa questo scenario apocalittico. Questa si che sarebbe tensione, poche storie.
E per piacere datevi una svegliata.
Chiedo venia francesco, ma al di fuori dei circoli dell’ ”intellighenzia rebelde”, intendo dire nella città (ossia i posti dove la gente si ritrova anche solo per leggere la Gazzetta dell Sport e bere uno spritz e non per forza dell’ultimolibrodiyounus e della democraziapartecipativadaPortoAlegreinpoi) ogni tanto di quell’accostamento si discute. Non tanto quanto di Mourinho al Real o di quanto è bona Belen, ovviamente. Ma se ne discute. Ribadisco: un chiarimento al riguardo (perchè sono convinto anch’io che si tratta di due questioni nettamente diverse) da parte della suddetta ”intellighenzia”, a mio parere, gioverebbe. Eccome. Quanto meno, appunto, a fare chiarezza. Quindi si sveglino anche i rebeldi.
Quanto a Rebeldia in sè: io penso che sia una buona cosa. Se non ci fosse almeno io starei più o meno uguale, intendiamoci. Ma visto che c’è, vediamo se riusciamo a tenercela. Penso anche che a Pisa esista una questione spazi sociali per l’aggregazione giovanile e di come questi possano integrarsi con il tessuto cittadino. E che questa questione dovrebbe coinvolgere eccome le Università. Che, invece, finora se ne sono abbastanza lavata le mani. A volte, però, ho l’impressione che a forza di porre le questioni specifiche -come ad esempio una nuova casa per Rebeldia- si rischi di perdere un po’ di vista la questione generale.
eheheh
non preoccuparti Gregorio, torna a parlare di Belen che è meglio. Del resto Berlusconi ha contagiato quasi tutti, e tu non sei riuscito a sfuggirgli purtroppo. Mi dispiace deluderti, ma io non faccio parte dell’intellighenzia rebelde, e l’altermondialismo mi ha sempre fatto tenerezza. Io leggo la Gazzetta dello Sport e sono certo che Belen sia bona, ma dato che me l’ha scippata Corona punterò a Carla Bruni, che sta insieme ad una mezza sega.
Comunque non è colpa tua, nè di Corona, sei una vittima di un trentennio televisivo al quale fortunatamente ho reagito in modo diverso dal tuo.
Preferisco pensare che la democrazia ancora esista, mentre mi sbronzo.
Preferisco avere una visione organica di una città, anzichè creare teoremi preventivi per non ammettere che il PD a Pisa conta meno di Raimondo Pistoia.
Preferisco che parta un ecomostro come la Sesta Porta, anzichè veder fallire il Comune di Pisa.
Lo so che in città molte cose non si devono sapere, del resto l’ha insegnato Berlusconi. Meglio pensare al calcio e alle belle donne. Voi avete già perso, io forse lo farò a breve ma sono ancora in forma strepitosa.
Si sta giocando una finale dei mondiali di calcio saponato fra Vaticano e Senegal, con arbitro Licio Gelli. Ma sono lo stesso fiducioso. Mi sono imberlusconito un pochino anch’io, chi non pensa positivo è condannato a perdere.
visto che finora qui sono l’unica donna, chiederei che si usasse un linguaggio meno da trivio quando si parla di donne, e si lasciassero perdere toni assolutamente mai usati dal titolare del blog; a me importa poco sia di Belen che di Carla Bruni, ma non accetto i termini con cui si parla di loro, che nulla c’entrano con Rebeldia e Prendocasa.
E’ sicuro, in ogni caso, che nessuna delle due considererebbe i due signori qui sotto; se ne facciano una ragione
Ahimè, come spesso capita la saggezza è donna … Chiedo scusa Cristiana, a te e alle altre donne che frequentano questo sito. Hai ragione, mi sono fatto un po’ prendere la mano. Sottoscrivo anche il fatto che le due signore in questione se ne fregherebbero bellamente del sottoscritto … Di nuovo ahimè. Ma su Francesco non ci giurerei, lui forse ce la può fare .. (è una battuta francesco, non mi reagire stizzoso …).
Sul tema non intervengo più, la mia l’ho già detta abbondantemente. Scusate ancora.
Touchè,
come vedete sono già avanti col francese…
Scherzi a parte, scusate tutti e tutte anche me.
Mi ero immedesimato nel baretto dove si ragiona della Champions League e della tensione per i Mondiali Rebeldi.