Scrivo di domenica pomeriggio, con calma e senza più l'attesa di ieri, anche durante l'assemblea nazionale del Pd, per la finale di Madrid. Comunque la giornata di oggi è buona perché si assapora piano piano la soddisfazione per la vittoria dell'Inter e, per quanto mi riguarda, per niente disturbata dalla decisione di Mourinho di lasciare la guida della squadra. Anzi, devo dire che le motivazioni date da lui nelle interviste del dopo partita ni sono sembrate intelligenti, logiche, dettate dalla passione per le sfide. Quindi non ha guastato nessuna festa, come hanno detto taluni che la festa proprio non riescono a mandarla giù, ma semmai ha lasciato la voglia di provarci di nuovo anche senza di lui. Ed ecco che oggi il "magnifico" capitano Zanetti, dall'alto dei suoi 36 anni (l'equivalente di un sessantacinquenne in politica), dichiara che la squadra interista "è un gruppo affiatato che ha ancora voglia di vincere". Io sono contento. Dicevo di aver sentito l'attesa già durante l'assemblea del Pd. Ma di certo non ero il solo.
Tuttavia ho seguito i lavori fino alle votazioni finali sulle modifiche statutarie e sui documenti tematici, che sono il frutto di un lavoro di approfondimento e di confronto positivo. Quando si discute del merito dei problemi vengono le cose buone. Tutto il contrario di quando si parla solo di noi stessi e dei posizionamenti interni. Io ho partecipato al lavoro sul documento che affronta il tema della riforma istituzionale, con particolare riferimento al superamento del bicameralismo attuale nel quadro di un assetto coerente con la Repubblica parlamentare disegnata dalla Costituzione. Mi sembra che il prodotto della nostra commissione, coordinata da Luciano Violante, sia innovativo e utile per sollecitare un ampio confronto nel partito. Anche gli altri documenti meritano un apprezzamento e potete trovare tutto sul sito del Pd. Comunque è il risultato complessivo dell'assemblea ad essere molto positivo: per la relazione di Bersani e il dibattito che ne è seguito e per lo spirito unitario che ha prevalso. Speriamo che duri.
Infine due parole sulla situazione pisana. Ho già detto cosa penso del grave atto di intimidazione verso il Sindaco e le istituzioni attuato dal comitato "Prendo casa". La grande solidarietà politica e umana manifestata in queste ore nei confronti Marco è significativa. Mentre non convince la posizione reticente e ambigua di Rifondazione Comunista&C. In questi casi non si può dire "siamo solidali però". Bisogna essere molto netti e chiari nel prendere le distanze da comportamenti intimidatori e prepotenti che sono l'anticamera di cose assai pericolose. Inoltre non è utile a nessuno, che abbia a cuore la volontà di affrontare e cercare di risolvere le questioni sociali, fare da sponda ad atteggiamenti che alimentano la contrapposizione e lo scontro con le istituzioni locali. Spero che il dibattito di queste ore serva a far crescere un più forte senso di responsabilità da parte di tutti.
1 Commento
sono molto d’accordo specie su Pisa e su una solidarietà al sindaco che dev’essere netta; invece consiglierei a Bersani di non provare più a fare il ganzo, soprattutto quando lo fa nei confronti di una signora, ancorchè di destra e criticabilissima. Riesce solo ad essere inelegante. Meglio lasciare ad altri questi populismi, meglio scoraggiare applausi, dico citando, “coglioni”.