Scrivo in viaggio rientrando da Roma. La batteria si sta scaricando e devo quindi cercare di d essere il più sintetico possibile. Stamani ho iniziato la giornata di buon umore. Ieri sera, infatti, sono andato all'Olimpico a vedere la finale della coppa Italia: partita nervosa e comunque in quello stadio si è troppo lontani dal campo e non si vede granché bene. Però i nerazzurri hanno vinto meritatamente e io sono contento. Non sarà così per D'Alema, tifoso giallorosso, che si era arrabbiato, un po' troppo, già la sera precedente a Ballarò. Quindi mi sento di mandargli almeno una manifestazione di solidarietà. Poi, dopo una prima riunione sulla proposta di legge sul governo clinico, giornata in aula per le votazioni finali sul decreto incentivi, sul quale il governo ha posto l'ennesima fiducia. Si è presentato anche Berlusconi. E' entrato in aula mentre leggevo la rubrica di Mattia Feltri su La Stampa. Divertente.
Forse l'aveva letta anche l'uomo più bugiardo d'Italia visto che il suo umore era nerissimo. Faccia tirata e niente sorrisi come usa fare. Assenti anche le solite smancerie verso le sue deputate. Tutto ciò ha dei contraccolpi sui parlamentari che, in modo ovviamente diverso, si interrogano sulla possibilità di andare alle elezioni anticipate. Dopo il voto si sono riunite le commissioni e poi, alle quattro, il ministro Tremonti ha fatto in aula una informativa sulla crisi greca. Il taglio voleva essere rassicurante per la situazione dell'Italia. Fassino, che è intervenuto per il Pd, gli ha ricordato che se i nostri numeri sono migliori non ci autorizzano comunque ad essere tranquilli perché dipendiamo anche noi dai destini dell'Europa, che non deve arretrare ma andare avanti nel processo di integrazione, e che il nostro problema è la mancanza di investimenti nei settori strategicamente fondamentali per il futuro come l'istruzione, la ricerca e l'innovazione. Il solo controllo dell'indebitamento, infatti, non basta a garantire la competitività del Paese.
Appena salito in treno ho dato un'occhiata alla rassegna stampa pisana che prima non avevo letto per mancanza di tempo. Mi sono soffermato sulla vicenda dei due gruppi che hanno avviato su facebook una campagna razzista contro l'insediamento dei Rom a Coltano. La campagna è rivolta contro il comune di Pisa per il progetto "Città sottili" che prevede la costruzione di piccoli alloggi, che vengono strumentalmente definiti "ville", in sostituzione del vecchio campo nomadi, con un dimezzamento della popolazione Rom "residente" nella zona. Tutto ciò ovviamente con regole che mirano a creare le condizioni di un effettivo processo di integrazione. Ma al di là delle diffidenze o delle posizioni critiche che si possono mettere nel conto su problemi come questo, colpisce il livello di odio e anche di violenza che emerge dal "dialogo" su facebook, perfino sorprendente nella leggerezza con cui molti danno sfogo a sentimenti apertamente xenofobi. Certo in prevalenza sembrano persone di destra, forse anche elettori di quello che chiamano il partito dell'amore, ma non tutti. Si tratta di una cosa comunque preoccupante e un esposto alla procura sull'incitamento all'odio razziale è auspicabile.
Mentre scrivo queste righe mi cade l'occhio sulla copertina di Sette, il settimanale del Corriere, e vedo che annuncia l'intervista al ministro Maroni che dice "Basta con i professionisti dell'anti-razzismo". Allora mi è tornata in mente la campagna che fu fatta, in Sicilia e non solo, contro il pool guidato da Giovanni Falcone all'insegna della parola d'ordine "Basta con i professionisti dell'antimafia".
C'è da pensare….e soprattuto c'è da reagire. In ultimo congratulazioni e auguri a Fabio Beltram che è stato eletto nuovo direttore della Scuola Normale. Tanto per ricordare una riflessione fatta nel precedente taccuino.
2 Commenti
Sono uscito dalla stazione di Pisa alle venti e trenta e pioveva con una certa insistenza. Arrivato a casa ho messo a fuoco che a Pisa piove da due giorni. Prima non ci pensavo perché a Roma il tempo è stato variabile con una certa prevalenza di sprazzi di sole. Allora sono andato a vedere se si sono manifestate situazioni di forte disagio, allagamenti o altro. Di solito su questi problemi ci si buttano con una certa passione gli organi di informazione. E ho trovato su Pisainforma, nel sito del Comune, una acuta e puntuale nota di Giorgio Piccioni. Voglio segnalarla a chi non l’ha vista. Trovate il link nella homepage. Inoltre ho apprezzato le parole di Luigi Tenco riportate dall’intervento di Henry.
la comicità di Scaiola sarebbe sovrumana, se non sfiorasse il baratro morale. Eppure oggi, sul Foglio, l’ineffabile annalena benini (sconosciuta ai più e nota eventualmente solo per la saccenteria) sulla casa riesce ad attaccare d’Alema! da non credere.
Ho notato anc’io che Pisa non è andata sott’acqua il 4 maggio; menomale; però il traffico è stato lo stesso un disastro, erano in ritardo anche i bus, e non ho visto vigili, dove sono passata.
Infine sul razzismo antirom: bruttissimo, anche se il web dà voce sl peggio ma dura poco. una via all’integrazione potrebbe essere quella di obbligare i genitori rom a mandare i figli a scuola, pena l’espulsione immediata. Invece mi capita di vedere bambini o ragazzini “stranieri” ai semafori, mentre non ne vedo neanche uno nelle scuole