Scusate, ma ieri ma non ho avuto voglia di scrivere per rispondere a Dario, come avevo annunciato. E' stata una domenica "impegnativa" sul piano calcistico: al mattino la partita fra gli amministratori di Pisa e Pontedera e poi la partita vera allo stadio per la promozione in C. Il Pisa ha battuto il Pontedera per 1 a 0 in clima di festa e la scritta sulla maglietta dei giocatori esprimeva bene lo stato d'animo di tutti: CRisiamo ! Ora speriamo di risalire presto gli altri scalini per arrivare almeno alla B.
Ieri è uscita anche un'inchiesta sui siti web dei "politici" sulle pagine del Tirreno ( in allegato). Il nostro ha fatto la sua bella figura, ci viene da dire. Però ci pone anche degli interrogativi sull'esigenza di innovare qualcosa. Voi che ne dite? Pensiamoci. Conto sul contributo di idee e di proposte di tutti i frequentatori di questo blog, che non sono pochi.
Invece per quanto riguarda il taccuino scritto sabato sera due considerazioni. La prima è che sono stato troppo pessimista sulle previsioni di interpretazione, da parte della stampa, dei risultati della direzione nazionale del Pd: Ovviamente il tema delle divisioni interne è emerso, ma è stato ridimensionato dall'idea della tregua concessa a Bersani con cui la maggior parte delle testate ha tradotto l'esito del dibattito. Comunque dei contenuti della relazione e delle indicazioni nel merito dei problemi quasi niente. Che dire? Intanto vi invito a leggere l'articolo pubblicato sul sito del Pd Nazionale che riporta ampi brani della relazione di Bersani. Stamani vedo che Repubblica, con l'ausilio di alcuni collaboratori di Veltroni, cerca di montare un'altra polemica interna … Mah!!
Io penso sempre di più che uno dei problemi principali che abbiamo è quello dell'eccesso di personalismo, nei nuovi e nei vecchi dirigenti. E rimango convinto che una ulteriore spinta alla personalizzazione, che viene anche dai mezzi di comunicazione, sia un impedimento forte alla costruzione di un partito popolare, radicato del territorio e veramente democratico.
Infine la risposta a Dario. O meglio al pezzo di Travaglio che lui ha richiamato. Quell'articolo mischia cose vere con cose false ed è segnato fin dalle prima parole da un pregiudizio ostile verso il Pd. Non è chiaro se venga prima il pregiudizio o l'ostilità ma cambia poco: è, comunque, assai peggio della posizione che ha tenuto l'IdV, simile a quella di Travaglio, e che si spiega solo con ragioni di propaganda connesse alla concorrenza elettorale. Veniamo al merito: la "leggina" che è stata approvata e votata anche da noi non salva affatto il "decreto salva-liste". Anzi ne sanziona, insieme alla decadenza, l'assoluta inefficacia anche come precedente: non esiste più e, quindi, non rientra da nessuna finestra. Questo risultato è stato ottenuto grazie all'approvazione di un emendamento presentato dal gruppo del Pd, passato anche grazie ad un'astuta conduzione e regolazione della presenza in aula dei nostri deputati. Tale emendamento esprimeva con coerenza la nostra posizione di contrasto, innanzitutto per ragioni di incostituzionalità, nei confronti del decreto salva-liste. Però, una volta caduto, si doveva necessariamente fare i conti con i suoi effetti, perché fino a che un decreto è in vita è legge e ciò che determina è valido e efficace. Questo è scritto nella Costituzione che non a caso prevede all'articolo 77 la possibilità di fare salvi gli effetti di un decreto-legge non convertito, un principio importante per la salvaguardia dello Stato di diritto. Ora, al di là del fatto che comunque il decreto era stato inutile ai fini della riammissione della lista Pdl nel Lazio e non aveva prodotto alterazioni insostenibili, si poteva davvero pensare di considerare nulla l'espressione di voto avvenuta il 28 e il 29 marzo e riportare a votare i cittadini di in cinque o sei Regioni italiane? Sarebbe stato coerente con l'articolo 77 della Costituzione e con il senso di responsabilità nazionale che una forza politica deve avere ? Io credo proprio di no. E penso che una posizione che consideri "inciucio" tutto ciò che può portare a votare provvedimenti con la maggioranza sia sbagliata (tra l'altro un simile argomento non è stato utilizzato quando l'IdV, per distinguersi dal Pd che si asteneva, votò a favore della legge sul federalismo fiscale insieme al Pdl e alla Lega senza alcuna esitazione), a meno che non si ritenga giusta, auspicabile e percorribile la via del "tanto peggio tanto meglio". Quanto a Travaglio, che dire? Ho letto in suo pezzo su Micromega in cui argomenta la sua risposta alla domanda sul suo essere uomo di destra che piace ad una parte della sinistra. Scrive: "avete presente la sinistra italiana ? Ecco, appunto". E poi, specularmente: "Avete presente la destra italiana ? Riecco, appunto". Questa domanda nasceva dal fatto che negli anni 70 lui scriveva su "Il Giornale" e malsopportava la sinistra, anzi si autodefiniva un "anticomunista viscerale". Ecco io non dimentico che in quegli anni il principale partito della sinistra italiana era guidato da Enrico Berlinguer: con lui si sono e ci siamo formati politicamente in tanti che oggi sono sparsi un po' qua e un po' là. Ma pochi, fortunatamente, proprio al di là. Anche per questo non posso proprio prendere in considerazione Travaglio come un interlocutore credibile, in primo luogo sul piano della lezione morale che pretende di impartire a destra e a manca.
6 Commenti
L’analisi di Davide Guadagni è “Alla Guadagni”, cioè netta e chiara, ma soprattutto autorevole. Ho vissuto le prime ore di questo blog, avendovi lavorato per il periodo della campagna elettorale 2008 e vedere che è stato promosso da un competente addetto ai lavori mi fa veramente piacere. Cosa ho sempre riscontrato è l’efficacia dei messaggi, molto diretti e con una impostazione tematica definita, cioè che non si perdono in un “tutto politico” dove si rischierebbe di fare dispersione.
Altro punto di forza colto molto bene da Guadagni è il fatto che il blog esista sempre anche dopo le elezioni e che soprattutto ha una regolarità nelle pubblicazioni. La cronaca di “In tempo reale dalla Camera” è veramente forte e quando può essere proposta è giusto sfruttarla. La grafica è un po’ datata è vero, ma passa in secondo piano grazie all’efficacia dei contenuti. Comunque anche la grafica ha il suo senso, troppo minimalismo non è detto che sia sinonimo di versatilità. Questo è uno dei punti da valutare, anche perché il blog comincia ad avere due anni e si sa che sul web la qualità estetica e quella funzionale hanno tempi molto stretti.
Altra cosa su cui riflettere è un eventuale contatto facebook. Qui serve un ragionamento più approfondito, le nuove forme di comunicazione non vanno prese alla leggera, ma approdare con qualità in un social network può essere un catalizzatore di messa a conoscenza non indifferente. Penso che meriti perlomeno un’attenta considerazione.
Invece riguardo alla situazione del PD e del suo segretario mi sembra che le polemiche non manchino è vero, speravo diversamente, ma la forza di Bersani sta nei contenuti che avevamo un po’ perso e in politica i contenuti sono i contenuti, punto e basta. Lo vediamo anche nell’intervento alla Direzione.
Le polemiche possono essere tante, ma provate a trovarne di qualità, scoprirete che non sono molte. Ho già espresso la mia posizione su questa fase post elettorale nei dibattiti sul blog successivi ai giorni dei risultati; così non va, nessuno lo mette in dubbio, servirà tempo e servirà anche darsi una mossa nel trovare le vie adeguate. Ma con scarsità di contenuti, ripeto, non si va da nessuna parte e credo che dovremmo averlo capito dato che ne stiamo pagando ancora il prezzo. Se ci sono i contenuti, a mio avviso, ogni polemica è priva di un vero senso, inizia e finisce di lì a poco.
Il segretario del PD non è un bersaglio da tiro a segno. Diamo fiducia a Bersani e cerchiamo di sostenerlo il più possibile, sta dimostrando di meritarselo.
sul blog: mi piacciono i link e le segnalazioni di articoli, trovo che siano molto utili e personalmente li incrementerei; belle anche le cronache in diretta dalla camera. Aggiungerei qualche resoconto interpretato delle riunioni politiche importanti pisane.
sul Pd : a me pare che il centro destra, dopo la vittoria, stia impazzendo e rischi di dilapidare i consensi. Abbiamo tre anni per progetti politici concreti: lavoro, istruzione (anche la corte dei conti dice che le lauree triennali nmon funzionano), fisco, riforme elettorali. non perdiamo tempo
Decisamente interessante la lettura del blog, soprattutto per chi si appassiona non solo ai grandi temi della politica nazionale, ma a quelli locali.
Non voglio fare un trattato di web marketing – non è proprio la sede – ma vorrei puntare la riflessione su alcuni temi che credo saranno centrali:
è indispensabile che gran parte del dibattito politico si trasferisca anche on line, perché è lì che si trova gran parte di quel popolo di così detti giovani, spesso colti e sensibili, ma lontano dai canali ufficiali della politica. Utilizzo la categoria “giovane” parecchio a sproposito, intendendo indicare in questo modo un cittadino piuttosto colto, aggiornato e refrattario a dare il proprio consenso in modo che ritiene acritico.
Bisogna ricordarsi che anche i social network ed i blog sono spesso fatti dagli uffici stampa: lo dico ai naviganti! Com’è possibile che si gestiscano in proprio miglia di contatti quando nella vita si fa altro – il senatore, il segretario di partito, il professionista, il comico, la ballerina, il cantante o l’impiegata? – il dialogo non è comunque quasi mai vero come lo si immagina. Scordiamoci la democrazia diretta via web (e questa è per Grillo).
Quindi se è vero che il confronto deve essere anche on line almeno a livello locale sono vincenti gambe e piedi e facce – Rossi docet – la rete è un motore propulsivo, un catalizzatore e un “miglioratore”, ma i contenuti e gli uomini restano contenuti ed uomini. Credo che il successo in rete sia in gran parte figlio del successo che si ha o si potrebbe avere comunque.
In ogni caso c’è tanto da fare, perché è nel connubio tra radicamento e multicanalità che credo si possa vincere alla distanza. Resta prezioso in questo blog il puntuale reseconto del lavoro svolto, che è importante per condividere il proprio impegno con gli elettori – lettori – utenti. E’ un ottimo esempio da imitare e se possibile estendere.
E’ davvero interessante e anche divertente contribuire ad una discussione così aperta e ancora insolita che spero porsegua e si amplii.
Sigh. La felicità della promozione del Pisa si è rapidamente spenta dopo la partita di questa sera. Ho gufato, ammetto. Questo è il calcio, fever pitch …. Tornando al blog ed alla recensione e relativi commenti postati prima del mio, condivido in pieno. Introduzione di nuova grafica a parte vorrei fare una proposta: proviamo twitter? Ho detto twitter per diverse ragioni in primis perché è un modo di “comunicare” più concreto, diretto e razionale rispetto a facebook.
Beh, gia’ tempo fa ti avevo detto che lo sforzo di tenere questo canale di comunicazione attivo mi pareva encomiabile, mi fa piacere di non essere il solo a pensarlo. Non solo, da un po’ di tempo volevo farti i complimenti per aver sottoscritto tra i primi deputati la candidatura al nobel per la pace ad internet, mi pare davvero che sia un’iniziativa importante.
Penso che lo sbarco sui social network sia inevitabile, ma ti prego non ci postare l’intero calendario delle iniziative, magari puoi lasciare qualche link al blog, ma soprattutto impara ad usarlo per condividere una riflessione e partecipare al dialogo che si crea attorno alle tue provocazione ma anche a quelle degli altri, decisamente un’esperienza interessante…per me FB e’ piu’ versatile di Twitter e forse anche piu’ diffuso tra gli adulti, del resto avrai modo di apprezzare che qualche buon maestro tra i pisani che lo usa in modo inteligente c’e’ gia’, non manchi che te.
Faccio anch’io i complimenti per il sito: semplice ma costantemente aggiornato e centrato sui contenuti più che sull’innovazione tecnologica. Visto che ci invita a cercare il pelo nell’uovo … allora dico: perchè non fare una sezione documenti con gli atti parlamentari (interrogazioni , odg,etc …) che riguardano il territorio pisano?
Sui collegamenti con i social network suggeriti da altri … sono sostanzialmente d’accordo: però dovrebbe studiare bene le modalità di collegamento in modo da far sì che siano, prevalentemente, i vari facebook e twitter a portare frequentatori su questo sito … e non il contrario. Glielo dico sinceramente: mi piace molto l’idea che il “mio” parlamentare non solo abbia un suo sito ma lo consideri un impegno per mantenere il dialogo con gli elettori. Anche questo è un modo, forse piccolo ma serio, di contrastare l’antipolitica.