Comincio segnalando ancora una volta la rubrica di Gramellini. Leggetela (in allegato). E' uno dei migliori commenti al discorso dell'uomo più bugiardo d'Italia che, in assenza di altri miracoli fiscali da promettere, si improvvisa guaritore e debellatore del cancro. Viene da ridere. E' evidente che è iniziata la fase della decadenza. Tuttavia, come ha detto qualcuno, l'indebolimento di un premier populista che ha ancora tanto potere può portare anche a brutte sorprese. E il forsennato attacco alla magistratura e alla Costituzione in nome del presidenzialismo ne è una dimostrazione. Quindi all'erta. E soprattutto facciamo il massimo per dare un segnale di inversione di tendenza nelle elezioni di domenica prossima. Torno invece su alcuni temi dell'ultimo taccuino, che ha ricevuto alcuni commenti strani. Poiché nessuno aveva rivendicato un successo di partecipazione alle iniziative con Martini non si comprende la logica di tale osservazione. Io comunque sono contento che Martini partecipi a incontri, anche con poche persone, in luoghi assai poco frequentati, negli ultimi tempi, da iniziative del Pd. Tuttavia quello che colpisce, in alcuni commenti, è il senso di risentimento verso il Pd, motivato con riferimenti a scelte che lo differenziano da quelle di Rifondazione Comunista. Ecco allora che si trova la ragione. Sta nelle mie valutazioni sulla insostenibilità di una incoerenza programmatica fra le posizioni regionali e quelle locali. Cosa che ho rilevato nel comportamento del Prc. Tra l'altro ho visto che alcuni rappresentanti di Rifondazione hanno replicato alle mie considerazioni dicendo che non c'era incoerenza perché Rossi avrebbe accettato le loro posizioni di netta contrarietà su punti qualificanti come i rigassificatori, i termovalorizzatori e i CIE. Semmai sono ad essere "fuori linea". Ebbene i tempi della politica fondata sull'ambiguità, per non dire sull'ipocrisia, fanno parte del passato, quando si diceva un po' si e un po' no e ciascuno la interpretava come voleva. Ora non mi sembra il caso dell'accordo che ha proposto Rossi e che il PRC ha sottoscritto. Sui CIE anche Bini fa polemica con D'Alema, però sostiene che "come è scritto nel programma che in Toscana non verranno realizzati come vuole Maroni". Ma ciò non equivale a dire che non si fanno mai. Equivale a dire che se il governo li o lo propone non si fanno barricate ma si tratta sulle sue caratteristiche. C'è una bella differenza. Anche sui rigassificatori o termovalorizzatori Bini dice che "ogni riferimento è incompatibile con la posizione di Rifondazione". E allora perché avete firmato un accordo in cui è scritto che bisogna fare un "polo energetico costiero", nel quadro di un ruolo che la Toscana deve svolgere anche sul piano "dell'approvvigionamento e della produzione di energia" che chiaramente già contiene il rigassificatore di Livorno e non esclude quello di Rosignano ? Nel testo è scritto: "risanare le aree industriali dismesse valutando, come nel caso di Rosignano Solvay, la funzione di un impianto di rigassificazione nell'ambito di un bilancio energetico ed ambientale positivo". Anche qui la parola "mai" o "incompatibile" non c'è. Lo stesso è sul tema dei termovalorizzatori. Nel testo c'è scritto che l'uso degli impianti di termovalorizzazione è previsto per la parte residuale dei rifiuti dopo aver sviluppato la raccolta differenziata. E allora? Si tratta di un no? di un mai? Di una incompatibilità? Non mi sembra proprio. Anzi se si legge coerentemente il programma di Rossi si capisce che alcuni di questi impianti vanno realizzati senza incertezze. Ed è in virtù di queste considerazioni che allora è necessario il massimo di chiarezza e di coerenza, mentre sono proprio le politiche locali a disvelare la fragilità e l'evanescenza di certe affermazioni sulla lealtà. Tra l'altro Bini rivendica lo "scandalismo" fatto dal PRC pisano come un fatto di trasparenza. Ma non è vero per nulla. Sulla vicenda dell'ex caminetto il problema è stato sollevato dall'atto di autotutela fatto dagli uffici comunali e sulla vicenda dell'ospedale di Cisanello non è emerso niente di rilevante. Anzi di rilevante c'è stato un fatto grave come l'arresto del Direttore Generale, Desideri, con effetti pesanti e ingiustificati sulla sua vita personale e quella della sua famiglia, e con il forte rallentamento dei lavori di costruzione del nuovo ospedale con il relativo incremento di costi. Su questo dovrebbero riflettere i protagonisti di quella denuncia. E fa spavento che invece se ne facciano vanto.
1 Commento
Rivendicare l’intervento che ha fatto andare in galera un innocente è semplicemente vergognoso. E qui la politica c’entra poco. E la trasparenza niente. E’ solo questione di umanità e sensibilità. Ma su quella vicenda credo che in molti dovrebbero riflettere: anche sui nostri giornali si sono versati fiumi d’inchiostro, gridando alla malasanità toscana, facendo tintinnare le manette, mettendo alla berlina un uomo e la sua famiglia … E poi due anni dopo, appunto, assolto non per insufficienza di prove o per scadenza dei termini (come capita spesso a qualcuno), ma con formula piena. Adesso mi chiedo: chi la ripaga la famiglia Desideri? Bini ha qualche risposta da offrire?