Il martedì parlamentare è iniziato stamani in treno con la lettura della documentazione sul decreto che iniziava oggi l’iter in commissione. Infatti alle 12 si sono riunite in seduta congiunta la I e la V commissione per discutere del decreto intitolato “Interventi urgenti concernenti enti locali e regioni”. Si tratta di una serie di misure che riprendono e allargano quelle già prese con la legge finanziaria fondate su una serie di tagli volti a ridurre la spesa pubblica. Purtroppo solo per gli enti locali. Tuttavia è un provvedimento propagandistico che contrasta con l’esigenza di seguire la via maestra della riforma e del riordino complessivo del sistema delle autonomie. Il mio è stato il terzo intervento del dibattito e ho cercato di argomentare le nostre forti critiche insieme ad una sollecitazione rivolta alla maggioranza a rivedere la strada intrapresa. Spero che nella giornata di mercoledì sia possibile recuperare il resoconto e metterlo sul sito.
In treno avevo anche letto i giornali e non nascondo di aver provato un senso di repulsione per le paginate dedicate alle dichiarazioni di Massimo Ciancimino. Non tanto per il merito delle affermazioni, che sanno di falso lontano un miglio. Certamente bisogna lasciare la magistratura tranquilla nel fare il proprio mestiere e vedremo cosa verrà fuori. Però la mia sensazione è che queste “rivelazioni” , così clamorose da mettere in discussione l’essenza della nostra repubblica degli ultimi quindici anni, siano in realtà più coerenti con un disegno che delegittima i pentiti e, di fatto, rafforza Berlusconi che non il suo contrario. Ma quello che crea un certo turbamento è tutto questo spazio mediatico. Spero che a questo non corrisponda una propensione a farne il tema della battaglia politica dei prossimi giorni.
Poi in serata è arrivata la notizia sull’approvazione al Senato del decreto sulla Protezione Civile. Ne parleremo più diffusamente quando arriva alla Camera perché i suoi contenuti di fondo sono molto discutibili. Comunque ora bisogna far notare che Il Governo non ha mantenuto gli impegni presi sull’alluvione di Natale. Sia Bertolaso che il ministro Matteoli avevano promesso la sospensione degli obblighi fiscali per le famiglie e le imprese danneggiate. Così non è stato. Questa misura è stata ritirata dal Governo per mancanza di copertura finanziaria e inoltre lo stanziamento di 100 milioni per tre regioni risulta essere molto al di sottò delle esigenze stimate. Forse era meglio risparmiare alcuni degli applausi che sono stati dati in modo precipitoso ai rappresentanti del governo. I
nfine sui commenti di Antonio e Cristiana devo dire che in fondo non siamo molto lontani nel giudizio. Non ho detto che sottovaluto o non considero utile il web. Penso che come luogo di scambio di opinioni sia importante e positivo (poi dipende anche dal merito). Però certamente ha limiti di parzialità nell’accesso e comunque non può sostituire il confronto diretto. Vuoi mettere poter discutere guardando in faccia i tuoi interlocutori, come stamani con il ministro Calderoli che cambiava espressione in ordine alle punzecchiature che gli ho fatto nell’intervento, con un intervento scritto o con un articolo su un giornale ? Penso che anche nel confronto interno al partito (che “interno” non è più !) discutere guardandosi in faccia aiuta a capirsi. Poi, può sempre succedere che qualcuno concluda il suo intervento dicendo “non so se mi sono capito !”.
2 Commenti
AGGIORNAMENTO
Negli allegati trovate la sintesi dell’intervento di ieri in commissione sul decreto enti locali. Il testo della sintesi è assai smussato nei toni ma corrisponde al contenuto reale. Insomma rende l’idea del problema. Più avanti, quando arriverà in aula, ci torneremo sopra in modo dettagliato. Scrivo queste righe mentre in aula si sta svolgendo un situazione di grande tensione, in particolare per la maggioranza che è andata sotto nel voto su un provvedimento in materia di agro-alimentare. Succede così: quando non si votano leggi che riguardano gli interessi del “padrone” la maggioranza diminuisce improvvisamente di un significativo numero di parlamentari…. Comunque, nonostante il paradossale ricorso all’ostruzionismo attuato dalla maggioranza per evitare le votazioni sugli emendamenti, si è generata una situazione di evidente difficoltà nel centro-destra. La seduta si è conclusa ora con i nervi a fior di pelle e con la decisione di aggiornare a domani con un voto di rinvio del provvedimento in commissione. Si tratta di un’evidente passo falso del Governo e del Ministro dell’Agricoltura Zaia.
Ciao Paolo, vado completamente fuori tema rispetto al tuo taccuino e ti ”costringo” nuovamente a parlare del ”Pd che parla del Pd”. Ma volevo chiederti un parere sulle cosiddette ”primarie tematiche”. Ossia sull’idea di chiamare gli elettori e i simpatizzanti democratici ad esprimersi non solo (e soprattutto non sempre) sui nomi e sulle poltrone, ma qualche volta anche sui problemi e sulle possibili soluzioni. Il discorso c’è caduto stasera con amici davanti ad un bicchiere di vino … e, pur non avendo le idee chiarissime al riguardo, mi pare che la cosa qualche elemento d’interesse ce l’abbia: anch’io sono fra quelli che fra poco verrà a votare per il segretario provinciale. Ci vengo perchè mi nonno aveva questa fissa che ”chi non va a votare ha torto per principio”. Però, a dirtela francamente, non mi sentirei per nulla offeso se il partito (inteso come insieme di organi dirigenti e iscritti) decidesse al suo interno la persona più giusta per quell’incarico. Anche perchè penso che per il 90% degli elettori/simpatizzanti a quel livello un nome valga l’altro. Invece, almeno a me, interesserebbe molto di più potermi esprimere su alcuni temi e politiche di cui il segretario (chiunque esso sia) insieme al resto della dirigenza potrebbe farsi promotore. Anche stasera a cena riflettevamo sul fatto che la cosa ha alcuni profili delicati: non si potrebbero fare primarie su tutti i temi (sul fisco ad esempio) e poi è difficile rispondere si/no a temi complessi. Però, se il Pd ha scelto le primarie, allora forse meglio le primarie tematiche che quelle sulle persone (un conto è il candidato presidente della regione o il candidato premier … ma, mi perdonino i diretti interessati, cosa vuoi che ne capisca mio zio se è meglio votare Ferrucci o Angiolini per il consiglio regionale?). Quanto meno le diverse ”anime” del Pd si divideranno sul merito dei problemi (e delle soluzioni) e non sulle cosiddette poltrone.
P.S.
Giuro che poi non lo faccio pi. Anch’io, fra l’altro, sono fra coloro che ha apprezzato molto la ”normalit” dell’assemblea comunale di ieri sera dove, finalmente (!), si discusso della citt.