Scrivo questo taccuino da Roma il giorno dopo la prima, affollata, iniziativa di Enrico Rossi nella veste di candidato alla Presidenza della Regione Toscana. Purtroppo non ho potuto partecipare, ma sono molto felice che a 40 anni dalla nascita delle regioni per la prima volta ci sia un candidato pisano alla guida della Toscana.
Ieri all'inizio dei lavori in aula sono intervenuto per sollecitare il governo a prendere subito i provvedimenti necessari per affrontare l'emergenza delle zone alluvionate e, in primo luogo, la situazione di preoccupante incertezza che grava sulle famiglie e sulle aziende colpite e pesantemente danneggiate dall'evento alluvionale: trovate l'intervento in homepage.
Vedremo se nelle prossime ore il governo darà qualche segno concreto.
Poi in aula c'è stata la discussione sulle mozioni che ponevano il problema della grave e insostenibile situazione nelle carceri italiane. La prima era stata presentata dai radicali con le firme di tanti parlamentari del Pd, inclusa la mia. Questa iniziativa ha fatto da battistrada per le mozioni di altri gruppi e anche quello del Pd, con primo firmatario il capogruppo Franceschini, ha presentato un proprio testo. Ho firmato, ovviamente, anche questo poiché gli obbiettivi di fondo erano gli stessi. Ma soprattutto perché la cosa più importante era quella di far emergere il costo pesante e ingiustificabile del sovraffollamento e portarlo all'attenzione dell'opinione pubblica. Il ministro della giustizia è stato costretto a venire in aula ed esprimersi: Alfano ha condiviso gran parte dei contenuti delle mozioni e ha annunciato le intenzioni e gli impegni del governo. E' già qualcosa, anche se non è la prima volta che si fanno simili annunci peraltro sempre in una logica emergenziale.Tuttavia sulla base dei testi e delle parole spese nel dibattito si dovrebbe pensare a qualche passo in avanti. Speriamo.
Intanto per arricchire la conoscenza della situazione vi invito a leggere la nota di Francesco Ceraudo (in allegato), per conto del "centro regionale per la salute in carcere", sulla realtà nelle carceri toscane; fa piacere vedere che mentre si denuncia l'inerzia manifestata finora a livello nazionale in Toscana delle cose positive sono state fatte o messe in cantiere.
Poi, passato questo punto e tanto per "dare una risposta" alla degradante vicenda di Rosarno, la maggioranza ha chiesto il rinvio in commissione del disegno di legge sulla cittadinanza. Questo perché il centrodestra non è compatto e teme che possano passare emendamenti volti ad accorciare i tempi della concessione della cittadinanza che la Lega non vuole in nessun modo. Allora la scelta è quella di rinviare tutto a dopo le elezioni regionali. Se va bene. Dimostrando in questo modo l'immensa ipocrisia con cui usano parole come "integrazione" o "inserimento" degli immigrati. Infine per quanto riguarda i commenti sul blog concordo con l'idea di raccogliere adesioni sulla lettera di Enrico Letta sul caso Cucchi. Va bene il gruppo su Facebook, ma non chiedetelo a me. E va bene anche la segnalazione su questo blog che segnaleremo opportunamente, così come penso si possano inviare alcune righe di adesione a l'Unità.
Sulle alleanze per le regionali capisco il commento di Martino ma lo trovo limitato. Condivido la preoccupazione affinchè non si torni indietro dalla logica bipolare ma se vogliamo costruire un polo alternativo a quello del centrodestra dobbiamo spostare consensi e dar vita ad una proposta credibile e in grado di attrarre voti anche dal centro. In questo contesto è difficile non partire dalle battaglie convergenti con le diverse forze che fanno opposizione in Parlamento. In tal senso non si può dire che l'Udc sia defilato, pur avendo un elettorato che è portato a guardare con diffidenza verso la sinistra. Certo la strada per una reale convergenza politica e programmatica è complicata e non breve. Ma il passaggio delle regionali può essere utile; e non solo per cercare di strappare quante più regioni è possibile al centrodestra.
3 Commenti
Grazie per la risposta. Condivido pienamente l’obiettivo di allargare il quadro delle alleanze cercando il dialogo con l’UDC, anche per evitare che questo partito o il suo elettorato scivolino nuovamente verso il centro destra. Allo stesso tempo trovo opportuno richiamare l’attenzione sulla necessità di non tornare indietro rispetto alla scelta del bipolarismo. In fin dei conti è un semplice desiderio destinato a misurarsi con il realismo e la durezza della politica.
Caro Paolo
penso che la politica nostrana dovrebbe sostare un attimo e pensare ai disgraziatissimi di Haiti. Penso anche che ognuno di noi, secondo le proprie possibilità, dovrebbe destinare qualche aiuto economico per questa emergenza apocalittica, e non sarebbe male che i parlamentari – e magari anche i consiglieri regionali – del PD dessere l’esempio devolvendo parte dello stipendio per questo fine, essendo la solidarietà un tratto fondante della sinistra e dei democratici
Martedì sera ero al PalaCongressi. Fra le varie cose dette da Rossi personalmente mi ha fatto piacere sentirgli dire, in riferimento all’immigrazione e ai fatti di Rosarno, che ci sono principi di civiltà per difendere i quali si può perdere anche una manciata di voti.
Personalmente ne sono profondamente convinto. Ma, da totale ignorante di strategie politiche, temevo fosse una di quelle cose che, magari si pensano, ma non si “possono” dire. Ecco, sentirle pronunciare ad Enrico Rossi (che, qualche strategia politica nella sua carriera dovrà averla pur fatta) mi ha un po’ riappacificato con il partito che mi accingo a votare anche a marzo prossimo.
E poi, boh, magari quella manciata di voti lì … potremmo anche recuperarla occupandoci seriamente dei 150mila toscani colpiti in vario modo e misura dalla crisi e degli alluvionati del Serchio (A proposito: molto lucido l’intervento alla Camera).