Gli "impegni" natalizi non mi hanno dato il tempo di scrivere prima il taccuino, come avrei voluto (anche se ho apprezzato il senso dello stop con auguri auspicato da Cristiana). Comunque ci sono arrivato e in primo luogo BUON NATALE E BUONE FESTE a tutti. E data la circostanza mi limiterò a poche considerazioni. La prima è che per Natale bisogna essere più buoni: e allora è meglio non parlare troppo del Pd, pisano e nazionale. Tuttavia non nascondo che sentire Di Pietro che dice che Berlusconi "è il diavolo" mi ha disorientato.
Invece penso che se è giusto cercare di essere più buoni, se non altro per la propria serenità nel vivere questi giorni di festa, è anche giusto ridere un po'. Per questo vi segnalo, per chi non l'avesse letta, l'intervista di Renzo Ulivieri su La Repubblica di martedì scorso (allegata). Non perché io giustifichi l'esaltazione di Tartaglia, ma per lo spirito toscano che speriamo non venga mai a mancare.
L'altra cosa che voglio segnalare, sempre sullo stesso giornale, è "l´Amaca˝ di Michele Serra sulla tessera Pdl come regalo di natale (allegata anch'essa). E' certamente meno esilarante, anche se il proposito in sé lo è molto, però sollecita una riflessione sulla politica e sui partiti assai utile in tempi in cui predomina l'idea, anzi l'ossessione, della visibilità, dell'immagine e del personalismo. Per di più in un contesto caratterizzato dalla spinta di alcuni giornali a creare una specie di identificazione fra riforme e inciucio.
Io consiglio come lettura e rilettura principale per queste feste il volumetto di Amos Oz pubblicato da Feltrinelli con il titolo "Contro il fanatismo". Dentro vi è non dico l'elogio ma l'assoluta necessità del compromesso per risolvere i conflitti e comunque per trovare e rinnovare le condizioni di una pacifica e civile convivenza. Lui, scrittore che vive in Israele e non è un antipalestinese, ci dice che per fare la pace, così come per fare le grandi riforme, bisogna cercare un punto d'incontro. Io non chiamerei questa tesi " inciucio", semmai coraggiosa saggezza.
Infine: la pioggia di questi giorni è fastidiosa perché tutti si devono muovere, così come il gelo e gli sbalzi di temperatura che moltiplicano i raffreddori (e non solo). La pioggia e la neve scongelata velocemente hanno creato purtroppo problemi e guai. Però vedere l'Arno rigonfio dal Ponte di mezzo, come ieri e oggi, è sempre un bello spettacolo: che certamente dobbiamo ammirare ma senza dimenticare mai anche quel senso si ammonimento che porta con sé. Auguri !
1 Commento
AGGIORNAMENTO 26 DICEMBRE
Parlavo dell’Arno e ecco che il Serchio a riservarci una brutta sorpresa. Il fiume ha rotto gli argini vicino a Lucca e da noi, tra Migliarino e Nodica. Centinaia sono gli evacuati e ingentissimi i danni alle case e alle aziende coinvolte nella zona allagata. Per tutta la giornata di Natale la situazione e stata critica e per i prossimi giorni il tempo non promette bene. I Comuni, le Province, la Protezione civile, i vigili del fuoco, sono mobilitati. Speriamo che l’emergenza finisca al piu presto e che poi si trovino le risorse per riparare i danni e ritornare alla normalita.
Tuttavia anche questa calamita, che per fortuna non ha prodotto vittime, riporta l’attenzione sul tema della prevenzione in ordine al rischio idrogeologico e alluvionale. L’Italia e molto esposta da questo punto di vista, ormai e ampiamente dimostrato. Eppure al di la delle dichiarazioni di circostanza, spesso anche accompagnate da altisonanti promesse, non esiste un piano concreto e operativo di interventi finanziati per contenere e ridimensionare questo rischio. Il problema e che la parola prevenzione viene intesa solo come una sorta di concetto, mentre ci che si pratica e solo la riparazione … quando la si fa.