AGGIORNAMENTO DELLE 22
Nel taccuino di oggi, dove è allegato il mio intervento su l'Unità di ieri, mi chiedevo come andrà a finire il tentativo del governo di inserire nella finanziaria un inammissibile taglio agli enti locali e alla loro rappresentanza. E' finita bene, almeno per ora. In commissione bilancio gli emendamenti del governo sono stati dichiarati "inammissibili" nella legge finanziaria per il loro "carattere prevalentemente ordinamentale". Esattamente come avevo sostenuto nell'intervista e come, sui giornali di stamani, diceva anche il Presidente dell'Anci Sergio Chiamparino. Indubbiamente è una piccola soddisfazione, ma mi va di manifestarla subito. Vedremo in seguito commenti e sviluppi.
Scrivo mentre vado verso Roma. Oggi non sono previsti i lavori in aula. Ci sono solo le comunicazioni del Presidente mentre si lavora in commissione. Nella mia, la prima, con poche cose, invece in commissione bilancio si discutono e si votano gli emendamenti alla finanziaria che arriverà in aula la prossima settimana. Il primo obbiettivo è quello di scongiurare, sulla base della inammissibilità, il tentativo di inserire nella finanziaria misure che di fatto modificano l'ordinamento degli enti locali e che dovrebbero essere discusse nell'ambito della riforma delle autonomie locali. Su questo tema sono intervenuto su l'Unità di ieri (in allegato). Nella giornata odierna forse sapremo qualcosa di più preciso al riguardo. Poi il gruppo del Pd si sta battendo per far passare molti emendamenti che riguardano innanzitutto il sostegno ai settori sociali più colpiti dalla crisi, alle piccole imprese e ai comuni. Ritorna anche in questa occasione il problema, finora irrisolto nonostante gli impegni più volte proclamati dal governo, del mancato rimborso dell'ICI e dei vincoli del patto di stabilità interno. I dati reali confermano ogni giorno di più la grave miopia di non voler affrontare questo tema come possibilità concreta e immediata di dare ossigeno alla nostra economia. Solo nei comuni della Valdera, come è emerso dall'iniziativa dei sindaci di venerdì scorso, ci sono circa 20 milioni di euro destinati agli investimenti pubblici congelati per il vincolo alla spesa. Per questo proporremo molti emendamenti che sono anche il frutto del confronto e dei suggerimenti degli amministratori locali.
La questione delle risorse ritorna però su tanti altri problemi. Penso a quello della sicurezza. Ne abbiamo parlato ieri in una iniziativa del Pd a Siena. Il ministro Maroni e la Lega hanno fatto un gran polverone sull'allarme su questo tema, infarcendolo di misure demagogiche e pericolose come quelle sulle ronde e sul reato di immigrazione clandestina, ma in realtà si diminuiscono le risorse per farvi fronte. Il vice capo della polizia, così come i sindacati, ha parlato di "almeno diecimila poliziotti in meno nei prossimi due-tre anni".
Per non parlare dell'emergenza carceri, con gli enormi problemi di sovraffollamento e la carenza di personale che porta di fatto anche alla compressione dei diritti dei detenuti. Anche sulle politiche per l'immigrazione, che dovrebbero aiutare l'integrazione, vi sono tagli pesanti. Particolarmente gravi quelli che aggravano in modo insostenibile la necessità e l'obbligo di garantire il "diritto di asilo" per i migranti che arrivano da Paesi dove i diritti umani sono ignorati e calpestati e la loro vita è in pericolo. E con essi anche quelli dei minori non accompagnati. Di questi ne ha fatto un motivo di sensibilizzazione e di battaglia internazionale il "Teatro di nascosto" di Volterra che ha promosso una "charta" di impegni da sottoporre all'adesione dei parlamentari italiani e europei (e non solo). Io ho aderito sabato scorso e cercherò di dare una mano coinvolgendo i deputati della mia commissione e i presentatori delle proposte di legge (ce ne sono sei fra camera e senato) che riguardano il pieno e trasparente riconoscimento del diritto d'asilo.
Ho già aderito anche al presidio promosso dai sindaci e dagli amministratori dei comuni della Zona Pisana, dalla Società della Salute, dall'amministrazione provinciale. Insieme ai sindacati e alle realtà del terzo settore hanno convocato un presidio per denunciare i pesanti tagli alle politiche sociali fatti negli ultimi due anni: 436milioni a livello nazionale, ventisette in Toscana e più di un milione e mezzo nella sola zona pisana. Risorse necessarie per assicurare servizi fondamentali ai cittadini più vulnerabile. Alcune già cancellate, altre in procinto di esserlo.
Tanti motivi importanti, quindi, per lavorare a far crescere le condizioni di una alternativa possibile a Berlusconi e al centrodestra. E per farlo credo che la cosa più efficace sia parlare dei problemi del Paese a cominciare da quelli del lavoro e dei redditi più bassi. Non dobbiamo sottovalutare anche la situazione di disagio di una parte rilevante dei ceti medi: la crisi "picchia" in modo significativo sugli artigiani e su molti piccoli esercizi commerciali. Per questo ha fatto bene la direzione del Pd ha lanciare la campagna "1000 piazze per l'alterativa" per i giorni 11 e 12 dicembre. A Pisa ci sarà Anna Finocchiaro: venerdì 11 alle ore 21 al palazzo dei congressi. E' un appuntamento da mettere subito in agenda e da non perdere. Mi raccomando…….
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