Oggi la rabbia è tanta. A scaricarla un po' ha contributito "l'Amaca" di Michele Serra su Repubblica. Leggetela (in allegato), anche se non basta a fermare l'indignazione verso questo governo e la sua maggioranza. Certo che le reazioni dell'opinione pubblica italiana, o della società civile, non sono proprio quelle che la difesa del valore della "giustizia uguale per tutti i cittadini" si aspetterebbe. Per parte mia avevo già accumulato nella giornata di ieri una dose assai notevole dell'arroganza del centrodestra. In ore di discussione e di votazioni sugli emendamenti al decreto legge "omnibus" (il che è già un controsenso costituzionale in ordine alla decretazione d'urgenza), che contiene norme – con pretesa di riforma- sul tema dei Servizi Pubblici Locali, la maggioranza ha esibito la forza dei numeri senza consentire un reale confronto nel merito. Ed è già chiaro che la prossima settimana, in aula, metteranno la fiducia. Più strapazzata di così la democrazia parlamentare non poteva essere. Speriamo che qualcuno se ne accorga. Sopratutto al Colle.
Tornando a Pisa ho visto che domani, sabato, c'è un bell'appuntamento al chiostro di S.Michele degli Scalzi. Si inaugurano nuovi spazi e una mostra sul futuro di Pisa. Inizia a prendere corpo il nuovo polo culturale della città alle Piagge, che avrà uno sviluppo importante con la realizzazione della Biblioteca Comunale. Purtroppo non potrò esserci per un impegno concomitante a Pontedera dove si ricorda la figura di Giuseppe Salcioli. Beppe era una persona straordinaria, un insegnante appassionato e un militante politico di grande rigore morale e intellettuale, un amico indimenticabile. Sono contento che il Comune di Pontedera, insieme a coloro che lo hanno conosciuto, abbia promosso vent'anni dopo, in sua memoria, una giornata di studio dedicata al tema della scuola e dell'insegnamento scientifico.
A vedere la mostra a S.Michele degli Scalzi andrò un altro giorno. Ma ci andrò. E andateci. La crescita dell'offerta culturale è una delle carte più importanti per il futuro della città ed è giusto che si allarghi negli spazi della città. E' anche l'idea che sta alla base dello sviluppo del sistema museale cittadino con l'asse dei lungarni. Il successo di partecipazione che sta ottenendo la mostra su Chagall al Palazzo Blu ne è una dimostrazione assai incoraggiante e può incentivare anche la conoscenza e la fruizione del San Matteo. In questo senso condivido la posizione di contrarietà che il Soprintendente di Pisa ha manifestato nei confronti dell'idea di rafforzare i musei che sono sulla Piazza dei Miracoli. Il problema di Pisa non è quello di concentrare il turismo in una sola zona, semmai è quello di diffonderlo in città. Sarebbe più utile che l'Opera Primaziale impiegasse le risorse disponibili per acquisire il palazzo di origine e di proprietà ospedaliera che sta sull'angolo fra la Piazza e via San Maria, che ha bisogno di un serio restauro. Il suo utilizzo potrebbe rispondere all'esigenza di ampliare e qualificare i servizi per i turisti, creando anche spazi di fruizione multimediale di prodotti culturali connessi alla conoscenza dei beni artististici, monumentali e architettonici della città.
4 Commenti
Il nuovo complesso è bellissimo, confermo. Spero che incrementi e vivacizzi l’offerta culturale a Pisa, anche dando spazio ad eventi importanti come la mostra su Chagall.
Mi auguro che, al suo interno, si trovi uno spazio per un piccolo museo della ceramica, che ricordi la vicenda e i lavoratori della Richard Ginori, all’epoca improvvidamente distrutta. Ho fatto catalogare, a questo fine, i materiali della fabbrica Corradini, circostante.
Mi auguro anche che il nuovo spazio contribuisca ad un’idea nuova di città, di una Pisa non solo medioevale legata alle case Torri e alla Torre (ovviamemente molto belle) ma anche moderna, contemporanea e perchè no futura
Dopo poco tempo di nuovo sul blog ; non era previsto a così breve scadenza , ma nell’ultimo intervento di Paolo ci sono almeno due temi che non potevo non commentare.
Anche io non ho potuto partecipare all’inaugurazione di San Michele (più sotto spiego il motivo) : avevo ricevuto però anticipazioni accurate dal Comune di Pisa, e sicuramente presto andrò a verificare di persona; il parere molto positivo di Cristiana è per me già un segnale significativo. A Pisa è il momento di lavorare a un progetto di industria culturale per la città : certo cultura come emancipazione e informazione , battaglia contro l’arroganza, difesa dei valori ma anche e decisamente motore di sviluppo economico, produzione di ricchezza e lavoro, in una visione collettiva e partecipata. Avanti, dunque , per disegnare le città di domani, un domani molto vicino, penso e spero.
Non ero sabato a San Michele perchè ero al Museo Piaggio di Pontedera alla manifestazione dedicata a Beppe Salcioli – docente, dirigente del PCI, amministratore di Pontedera, amico -con gli interventi di Paolo Fontanelli, Enrico Rossi e del sindaco Simone Millozzi, e la partecipazione di tanti amici e colleghi di allora e di oggi .
Ho avvertito un vento leggero di nostalgia per il tempo che è passato; ho avvertito però anche speranza e fiducia nel futuro.
Su Beppe Salcioli sabato molto è stato detto, e bene, e forse qualcosa ancora si potrà aggiungere.
Io voglio riportare qui la citazione di uno scienziato americano che Salcioli ricordava, in certe sere passate a camminare insieme al villaggio comunale nella Pontedera degli anni ‘70 .
Questo diceva il grande fisico e docente californiano Richard Feynman ai suoi studenti nel giorno della laurea : “Vi auguro una cosa sola: la fortuna di trovarvi sempre in una situazione che vi consenta di mantenere liberamente l’integrità di cui ho parlato – di non sentirvi costretti a perderla per conservare il posto, trovare fondi, o altro. Possiate avere questa libertà.”
Ciao Beppe.
Manrico
Neanche io, mio malgrado, ho potuto partecipare all’inaugurazione del nuovo polo culturale delle Piagge. Ero fuori Pisa e non sono riuscita a tornare in tempo utile. Ma lo visiterò quanto prima, tanto più che non è distante dalla mia abitazione. Gli amici che lo hanno visto hanno espresso un parere altamente positivo, sia per l’aspetto strutturale, sia per le opportunità che esso può favorire. Ora – mi scuso, ma in questi giorni accumulo ritardi su ritardi- vorrei tornare sui temi del precedente intervento di Paolo, al quale esprimo la mia condivisione per la scelta di non essersi sottoposto al test antidroga: una squallida mossa di chi, anziché preoccuparsi dei gravi problemi del Paese e lavorare per dare ad essi soluzioni , cerca di recuperare una parvenza di rigore morale mettendo in atto un’ennesima manovra di populismo e di demagogia che dovrebbe – non si sa come- fare dimenticare la continua, insostenibile demolizione della legalità. La dignità del Parlamento non si difende con queste modalità, ma consentendo ad esso di svolgere la funzione che la Carta costituzionale gli conferisce. E invece in Parlamento non si legifera, non si discute, ma ci si limita a ratificare i provvedimenti presentati dal Governo con voto di fiducia, come ancora tu, Paolo, testimoni. E poi i parlamentari dovrebbero essere eletti dai cittadini secondo un diritto anche questo negato. Però a monte dell’elezione c’è la redazione delle liste, che viene effettuata dai partiti. Non so quale sia la vostra opinione, ma questa, a mio parere, è una operazione di estrema rilevanza : è qui che non si può prescindere dai requisiti dei candidati. Certo, il cursus honorum, come sostiene Valtriani, è fattore di rilievo, ma credo anche che si dovrebbe fare valere con forza il criterio del merito, intendendo per tale sia le capacità necessarie a rivestire una determinata carica di qualsiasi livello, sia le motivazioni che spingono alla candidatura. Motivazioni che, a mio avviso, devono essere riconducibili ad una reale, comprovata volontà di impegnarsi a lavorare nell’interesse della collettività secondo le linee della forza politica di appartenenza. Nessun dubbio o incertezza né sulle competenze del candidato, né sul suo interesse autentico per il bene comune. Se fosse possibile attivare un filtro di tal genere, ci sarebbe, con buona probabilità, una coerenza più estesa tra comportamenti pubblici e privati degli uomini delle Istituzioni e, conseguentemente, una garanzia maggiore per i cittadini rispetto al perseguimento degli interessi generali.
Paola
Ero all’inaugurazione di Pisa futura>futuribile per motivi di lavoro e posso dire che è un’opera che è valsa la pena fare e vale pena vedere. Devo essere sincero però, per quanto fossi a lavorare e fortemente entusiasta di essere all’inaugurazione, sarei stato volentieri a Pontedera a conoscere qualcosa di più su Giuseppe Salcioli. Di lui non so praticamente niente se non che è stata autorevole figura del PCI e dell’amministrazione locale pontederese. Niente di più. Per ovvi motivi anagrafici non posso soffrire di nostalgia di qualcosa che non ho vissuto. Le parole di Paolo e Manrico (a cui va un caro saluto) però, fanno percepire questa nostalgia, che per voi è un bel ricordo passato, ma per la mia generazione, è opportunità di apprendere l’esperienza di grandi figure politiche. Meglio poi se hanno avuto un forte impatto locale, questo dà maggiore immediatezza e consapevolezza a chi ne ascolta la storia. Forse è anche questa la speranza nel futuro che cita Manrico. Pontedera e la provincia poi sono per me motivo di forte curiosità, nonostante il mio forte ineteresse per le vicende pisane. A volte mi capita di chiacchierare di queste cose con Giorgio Pucci, una persona a me cara, che stimo, pontederese, i quali racconti mi vedono ascoltatore appassionato e affascinato. Allora permettetemi di esprimere un giudizio, sebbene io sia più giovane di voi e con moltissima esperienza in meno sia politica che umana: penso sia giusto che siate andati a Pontedera, ad una iniziativa non di grande richiamo come quella in San Michele, ma sicuramente di grande valore umano. Saper seguire la via del cuore, specie nel caso di Paolo che ricopre incarichi politici di livello nazionale, è qualcosa di veramente importante. Non so se è giusto scriverlo su questo blog, ma le vostre parole e la scelta di Paolo difficilmente mi astengono dal farlo.